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Terzo contingente svizzero per l’Iraq?

Il quartier generale dell'ONU a Baghdad, rimesso in sesto dai soldati svizzeri Keystone Archive

È quanto chiede l'ONU, memore del buon lavoro svolto dalle Guardie delle fortificazioni elvetiche in precedenti occasioni.

Gli ispettori dell’ONU sperano di poter contare sulle competenze dell’esercito svizzero in campo logistico.

Un terzo contingente svizzero di Guardie delle fortificazioni potrebbe prendere la via di Baghdad: Berna ha infatti ricevuto dall’ONU la richiesta di fornire appoggio logistico agli ispettori delle Nazioni Unite. Il Consiglio federale è chiamato a rispondere in tempi rapidi.

Sì dell’esercito

In un’intervista rilasciata a Le Matin dimanche, Christophe Keckeis, capo dello Stato maggiore generale dell’esercito, si dice favorevole alla richiesta dell’ONU. A Baghdad, le Guardie delle fortificazioni potrebbero essere di grande aiuto agli ispettori delle Nazioni unite.

Già in passato i soldati svizzeri avevano dimostrato le loro capacità di creare un’infrastruttura funzionale e funzionante, in grado di permettere che il lavoro degli ispettori si svolgesse, da un punto di vista logistico, nel miglior modo possibile.

«Sono pronto a mandare i miei uomini in Iraq per un mese o due» dice Keckeis. «Sono volontari, motivati, competenti ed efficaci. E poi sono convinto che, in caso di conflitto, riuscirei a farli rientrare prima dell’inizio delle ostilità».

Ancora incerto il Consiglio federale

In ultima istanza la decisione spetta al Consiglio federale. L’ONU vorrebbe avere una risposta il più presto possibile. Roman Weissen, portavoce del Dipartimento della difesa, fa sapere che quest’ultima dipenderà ovviamente dall’evolversi della situazione.

Contingenti svizzeri, composti da Guardie delle fortificazioni, si sono recati a Baghdad a più riprese. È successo nel 1995, nel 1996 e nel 1997. Due sono state le missioni svolte recentemente – in dicembre e in gennaio – in seguito all’acuirsi della situazione internazionale.

Un lavoro duro ma apprezzato

Le ultime missioni, della durata di due settimane ciascuna, sono state affidate in gennaio e in dicembre al maggiore friburghese Michel Rossier.

I contingenti guidati da Rossier hanno assicurato una collaborazione logistica agli ispettori delle Nazioni Unite. In particolare hanno rimesso in sesto il quartier generale degli ispettori, in stato di abbandono dal 1998.

«Vi lascio immaginare in che stato fosse il quartier generale», ha detto Rossier in un’intervista rilasciata a Le Matin dimanche. «Abbiamo lavorato sette giorni su sette. Ma è un impegno senza prezzo, che ci ha permesso di confrontare le nostre conoscenze a delle situazioni operative. Un’esperienza che si rivela utile anche per l’esercito svizzero».

swissinfo e agenzie

L’ONU ha chiesto alla Svizzera di inviare in Iraq un contingente di Guardie delle fortificazioni.
Si tratterebbe del terzo contingente da quando è scoppiata l’ultima crisi irachena.
In precedenza i soldati svizzeri avevano collaborato con gli ispettori ONU in Iraq nel 1995, nel 1996 e nel 1997.

Il corpo della Guardia delle fortificazioni rappresenta un ufficio autonomo integrato nelle Forze terrestri. I suoi collaboratori, 1600 persone, sono professionisti. Si occupa di sicurezza, manutenzione delle infrastrutture e appoggio all’istruzione.

È un elemento dell’esercito volto a reagire in situazioni di crisi. In poche ore può essere impiegato dallo Stato maggiore generale sia a livello nazionale che internazionale.

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