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Turismo, pernottamenti in calo dopo l’11 settembre

La montagna sacra di Yulong, gemellata con il Cervino. I cinesi visitano sempre di più la Svizzera Keystone

Gli attentati dell'11 settembre negli USA si sono fatti sentire sul turismo in Svizzera: sull'arco di tutto il 2001 i pernottamenti sono diminuiti dell'1,3%.

E’ aumentata la clientela indigena, ma non al punto da compensare le forti perdite di ospiti stranieri. Lo rileva lunedì l’Ufficio federale di statistica (UST).

Il calo nel solo mese di dicembre è stato del 4,7%. Il risultato mensile del 2001 è tuttavia superiore del 4,1% alla cifra del ’99 e del 6,1% alla media degli ultimi dieci anni. Il turismo indigeno ha raggiunto un totale di 860mila pernottamenti (+2,4) rispetto a dicembre di un anno fa, ma tale progressione non è bastata a compensare il calo delle presenze estere (-120mila, pari a -9,4%).

Meno americani e tedeschi, più cinesi

Il calo di stranieri in dicembre riguarda l’insieme dei principali paesi da cui tradizionalmente proviene la clientela: germanici (-8,3%), statunitensi (-17%), britannici (-7,3%), giapponesi (-41%). In aumento invece i turisti provenienti da Cina (+16%) e Lussemburgo (+7,8%).

Crisi mondiale e alto valore del franco

Secondo l’UST, da gennaio a dicembre 2001 vi sono stati 33,48 milioni di pernottamenti, l’1,3% in meno dell’anno precedente. La domanda indigena è cresciuta dell’1,5% (+210mila); quella estera è calata del 3,3% (-660mila). Ciò è dovuto, secondo l’UST all’indebolimento della congiuntura mondiale, all’aumento del valore del franco e agli attentati dell’11 settembre contro gli USA, le cui ripercussioni si sono fatte sentire essenzialmente sul turismo.

L’Ufficio di statistica ricorda che nel 2000 vi erano stati numerosi ospiti americani in Europa, attirati anche dall’Anno Santo, e la Svizzera ne aveva tratto «gran beneficio».

Per quanto riguarda gli ostelli della gioventù, i pernottamenti sono stati 855mila durante il 2001, con un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente.

swissinfo e agenzie

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