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Un’iniziativa poco sociale

L'iniziativa socialista non piace a Pascal Couchepin swissinfo.ch

Pascal Couchepin boccia l'iniziativa «La salute a prezzi accessibili» lanciata dal Partito socialista.

Il presidente della Confederazione si augura che il 18 maggio i cittadini depositino un «no» nelle urne.

L’iniziativa del PS sull’assicurazione malattia è un «fossile politico». Parola di Pascal Couchepin. Il presidente della Confederazione ha aperto oggi la campagna contro questo testo dei socialisti che, prevedendo un aumento dell’IVA, «spalanca la porta ad un modello poco sociale».

L’iniziativa popolare «La salute a prezzi accessibili», in votazione il 18 maggio prossimo, propone di ricorrere all’IVA e ad un prelievo in funzione del reddito e la sostanza per finanziare i premi di base. Era stata lanciata in un momento in cui il Partito socialista preparava l’adesione all’Unione europea, adesione che avrebbe comunque comportato un aumento dell’IVA al 15%.

Da allora la situazione è notevolmente cambiata, ha sottolineato Pascal Couchepin alla stampa. L’adesione non è più d’attualità e l’aumento dell’IVA nemmeno. Il ministro degli affari sociali non desidera ricorrere a questa imposta, il cui aumento colpirebbe i redditi più bassi.

Da 4 a 5 punti IVA

Il capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) non ha voluto polemizzare sull’interpretazione del testo dell’iniziativa. Continua comunque a segnalare che vi è la minaccia di un aumento di 4 o 5 punti IVA.

Il modello d’applicazione sviluppato dagli iniziativisti (1,5 punti IVA supplementari, il resto coperto con premi calcolati in funzione del reddito e della sostanza) è una soluzione aleatoria tra centinaia di altre, ha detto Pascal Couchepin. Concretamente, il parlamento potrà utilizzare l’IVA per finanziare fino al 50 per cento dei costi attualmente coperti dai premi individuali.

La fattura totale potrebbe salire da 14 a 17 miliardi, dato che i sussidi per riduzione dei premi non avranno più motivo di sussistere in caso d’accettazione dell’iniziativa, ha aggiunto il presidente della Confederazione.

Tasso unico?

Couchepin formula pure serie riserve di fronte ai premi calcolati in funzione del reddito e della sostanza. I costi della salute non sono gli stessi a Ginevra o in Vallese, a San Gallo, Basilea o in Ticino. Se il tasso «d’imposizione» dovesse essere lo stesso in tutta la Svizzera, ne farebbero le spese i cantoni che controllano meglio i costi.

In tal caso, quest’ultimi rinuncerebbero alle misure prese per frenare le spese. Anche un’imposta federale con tassi differenziati a seconda delle regioni solleverebbe un problema dal punto di vista dell’uguaglianza di trattamento, ha commentato Pascal Couchepin.

Imposta sulla sostanza

Pascal Couchepin si oppone pure alla riscossione di un’imposta federale sulla sostanza. Secondo il capo del DFI, la stessa potrebbe colpire il secondo pilastro, tassando gli averi degli assicurati nelle casse pensioni.

È inoltre «contrario al buon senso» credere che lo Stato possa prelevare sui miliardari premi 3000 volte superiori alla media attuale. Queste persone – ha osservato Couchepin – abbandonerebbero la Svizzera, a meno che il loro attaccamento patriottico e affettivo li convinca a restare e a pagare a caro prezzo questi sentimenti.

Circa il capitolo dell’iniziativa concernente il controllo dei costi, il ministro della salute si è detto scettico. Le soluzioni proposte, in particolare il trasferimento di competenze alla Confederazione in materia di pianificazione, sono poco convincenti e in parte già realizzate.

Puntare sulla LAMal

Per rispondere alle preoccupazioni degli svizzeri in fatto di assicurazione malattia, Pascal Couchepin ha dichiarato di voler puntare su «soluzioni consensuali». I problemi potrebbero essere risolti nel quadro delle revisioni attuali e future della LAMal.

Il sistema di limitazione dei premi, attualmente esaminato dalle Camere, dovrebbe andare nella direzione delle preoccupazioni degli iniziativisti, ha aggiunto infine il presidente della Confederazione.

swissinfo e agenzie

1996: entra in vigore la LaMal
Dal 1996 i premi delle assicurazioni malattia sono aumentati del 40%
Nel 2003 il premio medio mensile ammonta a 269 franchi

L’iniziativa lanciata dal Partito socialista svizzero vuole affrontare i problemi causati alle famiglie dal continuo aumento dei premi dell’assicurazione malattia. Una riforma radicale del sistema di finanziamento dell’assicurazione (ottenuta grazie all’aumento dell’IVA e all’introduzione di premi in base al reddito) dovrebbe garantire una «salute a prezzo accessibile».

I socialisti non credono, come fa il governo, che l’attuale sistema possa essere migliorato senza cambiamenti radicali. Il sistema svizzero dei premi pro capite, slegati dal reddito, è un caso unico in Europa. Inoltre, fa notare il PS, il miglior contenimento dei costi della salute è ottenuto dai paesi dove lo Stato regola il mercato, come in Olanda e in Canada.

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