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Un omicidio perturba il traffico aereo di Zurigo

I controllori di Skyguide sono sotto shock per l'uccisione del loro collega swissinfo.ch

La società di controllo aereo Skyguide mercoledì ha ridotto del 40% i sorvoli nello spazio aereo zurighese. Una decisione presa dopo l'uccisione martedì di un controllore di volo.

Non è ancora chiaro se vi sia un legame con la catastrofe aerea di Überlingen. La polizia ha arrestato un sospetto.

Il controllore di volo – un 36enne danese in funzione nella torre di controllo la notte del disastro aereo di Überlingen, nel quale morirono 71 persone – è stato ucciso martedì a coltellate sul balcone della sua casa di Kloten, alla periferia di Zurigo.

Il balcone è facilmente accessibile dall’esterno. Il controllore di volo è morto subito. L’omicida si è dileguato a piedi. Al momento della tragedia la moglie del controllore si trovava in casa.

Giovedì la polizia ha annunciato di aver arrestato un uomo. Gli inquirenti forniranno maggiori particolari nel pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa.

In precedenza, il giudice istruttore Pascal Gossner aveva confermato a swissinfo che la polizia stava cercando un uomo sui 55 anni, che parla un tedesco stentato e che potrebbe venire dall’Europa dell’est.

Secondo Gossner non si può ancora dire se vi sia un legame fra l’uccisione del controllore di volo e la sciagura aerea di Überlingen.

Lo shock dei colleghi

Skyguide, la società presso la quale l’uomo lavorava, ha ridotto del 40% il numero dei sorvoli nello spazio aereo zurighese. Le misure interessano sia i voli in arrivo che quelli in partenza.

La decisione è stata presa per ragioni di sicurezza: sette impiegati che avrebbe dovuto lavorare mercoledì, sono infatti rimasti a casa, in stato di shock. Difficile, dunque, gestire il traffico aereo in una simile situazione.

“Siamo profondamenti turbati”, ha detto Alain Rossier, direttore di Skyguide, nel corso di una conferenza stampa, “non appena le circostanze lo permetteranno aumenteremo gradualmente la capacità dei sorvoli”.

Per i dipendenti della società è stato messo a disposizione un servizio di assistenza psicologica e la polizia cantonale sta esaminando ulteriori misure di sicurezza personale.

Anche in Danimarca, patria della vittima, alcuni controllori non si sono recati al lavoro.

Commentando la tragica morte del proprio collaboratore, il direttore di Skyguide ha spiegato che “in un momento in cui la situazione dell’aviazione civile è già abbastanza difficile, questo omicidio è un ulteriore brutto colpo”.

Alain Rossier ha pure precisato che i controlli di Skyguide non avevano mai ricevuto delle minacce.

Dopo il disastro aereo di Überlingen il funzionario di volo danese era stato assistito psicologicamente e aveva ripreso le sue funzioni come esperto di un progetto.

“Una decisione dell’Ufficio federale dell’aviazione civile gli aveva impedito di riprendere l’attività come controllore di volo addetto al radar”, spiega a swissinfo Yves-André Jeandupeux, dell’Ufficio del personale di Skyguide.

La sciagura di Überlingen

Il primo luglio del 2002, poco prima della mezzanotte, un Tupolev 154 della Bashkirian Airlines si era scontrato in volo nei cieli della località tedesca di Überlingen con un Boeing 757 della DHL con a bordo due piloti.

Il velivolo russo era diretto in Spagna e trasportava un gruppo di ragazzi che avevano vinto una vacanza premio. Il Boeing, un cargo proveniente dal Bahrein, era in volo per Bruxelles.

Nella sciagura, forse dovuta ad incomprensioni fra i piloti e il controllore di volo di Skyguide – l’uomo ucciso martedì e unico in servizio al momento dell’impatto – erano morti tutti gli occupanti dei due velivoli: 71 persone.

Le autorità russe avevano puntato immediatamente il dito contro la società di controllo aereo svizzera. Überlingen si trova infatti in territorio tedesco, ma il controllo aereo è di competenza elvetica.

Il controllore di volo, solo nella torre di controllo, era stato accusato di essere stato impreciso e di aver atteso troppo a lungo prima di avvertire i due velivoli, in rotta di collisione.

Ma la sciagura di Überlingen non aveva messo in cattiva luce solo il controllo aereo elvetico. Anche le autorità svizzere erano state oggetto di critiche per il loro atteggiamento, giudicato troppo distaccato nei confronti delle giovani vittime.

La Bashkirian Airlines, proprietaria del Tupolev, aveva chiesto a Skyguide 20 milioni di dollari per la perdita del velivolo e per le famiglie dei 12 membri d’equipaggio.

Due avvocati tedeschi, che rappresentano le famiglie di altre 40 vittime, avevano optato per una denuncia collettiva negli Stati Uniti, dove si possono ottenere risarcimenti più alti.

Un anno dopo, grazie ad un accordo extragiudiziario, Skyguide aveva versato i primi indennizzi a 12 famiglie. L’ammontare non era stato comunicato. Con le famiglie delle altre vittime non è ancora stata trovata un’intesa.

swissinfo e agenzie

Il primo luglio 2002, alle 23:43 un Tupolev 154 della Bashkirian Airlines e un Boeing 757 cargo della DHL si scontrano sopra Überlingen, in Germania, in un territorio controllato dalla società svizzera Skyguide.

A bordo del cargo si trovano due piloti, nel velivolo russo 69 persone, quasi tutti giovani che si recavano in Spagna per una vacanza premio. Tutti i passeggeri muoiono nell’impatto.

Nel novembre del 2003 Skyguide versa i primi indennizzi a 12 famiglie di vittime. Con i legali delle altre famiglie non è ancora stato trovato un accordo.

Il 24 febbraio 2004 il controllore di volo in servizio al momento della catastrofe aerea viene ucciso da uno sconosciuto.

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