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Una sessione centrata sui risparmi

Malgrado i dibattiti a volte accesi, l'ambiente rimane cordiale Keystone

La sessione estiva delle Camere federali è stata positiva per i partiti di centro, mentre destra e sinistra sono poco soddisfatte.

Tra i temi di peso figuravano il programma di risanamento delle casse della Confederazione e il programma d’armamento dell’esercito.

«Siamo molto contenti di come è andata questa sessione», dichiara a swissinfo Doris Leuthard, presidente del Partito popolare democratico (PPD, centro-destra). Felix Gutzwiller, presidente della frazione alle Camere del Partito radicale (PRD, centro-destra), si dice dal canto suo «generalmente soddisfatto».

I toni sono più contrastati a sinistra e a destra dello scacchiere politico: «Non abbiamo potuto far pendere la bilancia dalla nostra parte sui temi più importanti», ammette il presidente del Partito socialista (PS) Hans-Jürg Fehr.

Anche Caspar Baader, presidente della frazione dell’Unione democratica di centro (destra nazional conservatrice), non è contento, in particolare del risultato finale del programma di risanamento delle finanze 2004: «In questo ambito ci eravamo fissati obiettivi più rilevanti».

Ancora nessun segnale di equilibrio tra entrate e uscite

I risparmi della Confederazione erano al centro della sessione estiva del Parlamento. Le due Camere hanno deciso di ridurre di 4,8 miliardi le spese per gli anni 2006-2008. Per raggiungere questo obiettivo anche parte del personale della Confederazione sarà sacrificato.

Dopo quelli del 1998 e del 2003, questo programma d’alleggerimento era il terzo di una tale portata. Il ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz è soddisfatto, ma si è guardato bene dal manifestare trionfalismi. L’equilibrio tra entrate e uscite non è ancora raggiunto e Merz ha chiesto al Parlamento di dar prova di maggiore disciplina.

Gli scontenti

Nel corso dei dibattiti, la maggioranza ha nettamente respinto sia le proposte della sinistra che della destra più radicale, che volevano rispettivamente aprire i rubinetti e chiuderli in maniera più drastica.

Secondo il socialista Hans-Jürg Fehr «un programma di risparmi che avrà come conseguenza un aumento della disoccupazione non può essere giusto».

Dell’avviso opposto Caspar Baader, il quale ricorda che il suo partito «voleva andare più in là dell’obiettivo fissato dal Governo, ma che purtroppo non ci è riuscito». Per l’UDC, il risultato ottenuto costituisce comunque «un passo nella buona direzione».

Risparmiare non è tutto

Al centro dello scacchiere politico, il PPD stima che il programma di risparmio era necessario, ma che dovrà essere l’ultimo di questo genere. «Non si può continuare a tagliare in maniera lineare nei compiti di tutti i ministeri», avverte Doris Leuthard.

Un tema che preoccupa pure Felix Gutzwiller. «Tagliare semplicemente un po’ dappertutto non è una politica – afferma il radicale – dobbiamo ricominciare a fare della vera politica».

L’opinione è condivisa da Hans-Jürg Fehr. Secondo lui, ci sono «troppe persone che confondono politica e risparmi e che credono sia sufficiente votare delle misure di economia per svolgere il loro mandato politico».

Un giudizio contestato da Caspar Baader: «La Svizzera ha vissuto per troppo tempo al di sopra delle sue possibilità ed è giunto il momento di rendersene conto. È urgente correggere le spese ed adattarle alla crescita economica».

Meno soldi per l’esercito

Questa volontà di risparmiare, le due Camere l’hanno manifestata anche votando un programma d’armamento 2004 amputato di circa 250 milioni di franchi.

Nella sessione primaverile, il Parlamento aveva rispedito il pacchetto al Governo (una prima nella storia svizzera). Una maggioranza formatasi attorno ai socialisti e all’UDC aveva giudicato inutile l’acquisto di due aerei da trasporto.

Se il PS aveva detto di no per ragioni di risparmio, la destra voleva soprattutto manifestare la sua opposizione all’utilizzo dell’esercito per missioni di pace all’estero.

Per Felix Gutzwiller, «il potenziale di risparmio in seno all’esercito è ormai esaurito». Secondo i radicali, ridurre ulteriormente i finanziamenti significherebbe mettere in pericolo la credibilità della difesa nazionale.

Il PPD stima dal canto suo di poter convivere coi tagli. «È necessario porre l’accento anche sulla protezione civile e sulla protezione della popolazione», afferma Doris Leuthard.

Per la sinistra, invece, l’esercito è ancora sovradimensionato. «La missione che gli viene attribuita non è quella buona», argomenta Hans-Jürg Fehr, secondo il quale «ci sono ancora molti risparmi da fare».

swissinfo, Christian Raaflaub
(traduzione di Daniele Mariani)

Le due Camere del Parlamento federale concludono le tre settimane di dibattiti della sessione estiva, che ha permesso di condurre in porto alcuni dossier importanti.

Il Consiglio Nazionale (Camera bassa) ha dibattuto del programma di risanamento delle finanze 04, del programma d’armamento 2004 e delle leggi sulla protezione degli animali e del mercato interno.

In Consiglio degli Stati ha discusso pure di alleggerimento del budget dello Stato, di armamento e delle legge sulla telecomunicazione e sulla protezione della natura e del paesaggio.

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