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Utilizzo moderato dei diritti popolari nel 2005

Malgrado questa calma apparente, iniziative e referendum segnano la vita degli svizzeri Keystone

Quest'anno, in Svizzera sono state lanciate soltanto due iniziative popolari, numero minimo da 23 anni a questa parte.

Nel 2005 soltanto i sindacati e la federazione svizzera di pesca si sono fatti promotori di un’iniziativa. Nel 2004 ne erano state lanciate 9, nel 1998 addirittura 19.

Le due iniziative nate nel 2005 sono “per un’età di pensionamento flessibile”, promossa dai sindacati, e “Acqua viva”, voluta dalla Federazione svizzera di pesca.

Anche il numero di oggetti in votazione è in netta flessione: mentre nel 2004 il popolo ha dovuto decidere su due iniziative e undici referendum, nel 2005 l’elettorato ha espresso il suo parere su un’iniziativa e quattro referendum.

Tutti e cinque questi oggetti sono stati accolti: fra di loro figura l’iniziativa “per alimenti prodotti senza manipolazioni genetiche”, accolta lo scorso 27 novembre 2005 dal 55.7% dei votanti e da 26 cantoni.

Finora solo l’iniziativa sul primo d’agosto (“per un giorno della Festa nazionale festivo”) aveva beneficiato di una tale unanimità.

I referendum accolti sono stati quelli sull’unione registrata di coppie omosessuali (5 giugno, 58% di sì), sull’adesione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino (5 giugno, 54.6%), sull’estensione della libera circolazione ai dieci nuovi membri dell’UE (25 settembre, 56%) e sulla legge del lavoro per quanto riguarda la vendita nelle stazioni e negli aeroporti (27 novembre, 50.6%).

Scelte strategiche

Sul fronte delle iniziative la relativa calma si spiega con il fatto che i partiti e le associazioni preferiscono lanciare proposte di modifica costituzionale nell’anno delle elezioni del Consiglio nazionale (che si terranno nel 2007) o in quello che le precede, per avere il massimo di attenzione mediatica.

Oltre alle due già citate, attualmente è in corso la raccolta di firme per ulteriori quattro iniziative.

Nove iniziative in sospeso

Quest’anno sono state depositate le iniziative “Contro il rumore dei velivoli da combattimento nelle regioni turistiche”, “Salvare la foresta svizzera”, “Sì alla medicina complementare” e “Per naturalizzazioni democratiche”.

Le prime tre sono riuscite, per l’ultima – proposta dall’UDC – è stata ordinata un nuovo conteggio delle firme.

In sospeso presso il parlamento vi sono altre quattro iniziative: “Per una cassa malati unica e sociale”, “Sovranità del popolo senza propaganda di governo”, “Sì al ribasso dei premi delle casse malati nell’assicurazione di base” e “Più giusti assegni per i figli”.

Le camere hanno d’altronde finito di affrontate le iniziative “Utili della Banca nazionale per l’AVS” e “Per una protezione degli animali al passo con i tempi”. In entrambi i casi hanno opposto un controprogetto indiretto.

Attualmente in totale le iniziative depositate, in sospeso presso il parlamento o pronte per la votazione sono quindi nove.

A titolo di paragone alla fine del 1999 erano 31.

swissinfo e agenzie

È la prima volta dal 1982 che in un anno vengono lanciate soltanto due iniziative.
Nel 2004, erano nati nove progetti. Nel 1998 (anno record) ben 19.
Nel 2005, la sola iniziativa sulla quale ha votato il popolo svizzero a livello federale è stata la 15esima ad essere approvata da popolo e cantoni dal 1891.
L’iniziativa, accettata il 27 novembre, impone una moratoria di cinque anni sull’utilizzo di OGM nell’agricoltura.

Iniziativa popolare: I cittadini possono chiedere di sottoporre a votazione popolare una loro proposta di modifica della Costituzione federale.

Per la riuscita formale di un’iniziativa sono necessarie le firme di 100’000 aventi diritto di voto, raccolte entro il termine di 18 mesi.

Referendum: Il popolo ha il diritto di intervenire nelle decisioni del Parlamento. Le leggi federali, i decreti federali di obbligatorietà generale e i trattati internazionali di durata illimitata sottostanno al referendum facoltativo.

In altre parole sono sottoposti al voto del popolo quando ciò sia domandato da 50’000 aventi diritto di voto. Le firme devono essere raccolte entro 100 giorni dalla pubblicazione dell’atto normativo.

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