OMS: Svizzera ottava nella mappa mondiale della longevità

I giapponesi sono i più fortunati: hanno una speranza di vivere 74 anni e mezzo in buona salute. Seguono gli australiani e i francesi. Gli svizzeri sono all'ottavo posto con 69 anni per gli uomini e 75 per le donne.
Per la prima volta la speranza di vita è stata calcolata non solo in termini di semplice durata dell’esistenza, ma anche di quanti anni un essere umano vivrà in buona salute.
A stilare una nuova classifica mondiale in base all’aspettativa di vita sana è l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità in un rapporto appena pubblicato. Il nuovo indicatore chiamato Disability Adjusted Life Expectancy (Dale) si ottiene sottraendo alla speranza di vita totale gli anni di malattia o di invalidità previsti in ciascuno dei 191 stati membri dell’agenzia Onu. Applicando questo nuovo criterio per stimare quanto vivrà un bambino nato nel 99, l’Oms ha corretto la mappa mondiale della longevità.
Le sorprese non mancano. Il Giappone, dove questo neonato ha davanti a se 74,5 anni di “vita sana”, è sempre il Paese dove si invecchia meglio, “anche se – avvertono gli esperti – la tradizionale dieta senza grassi sta per cambiare con l’introduzione di nuovi alimenti, come la carne rossa, che potrà fare aumentare in futuro le malattie cardiache”.
A stupire è il secondo posto dell’Australia e il terzo della Francia che sono davanti a Paesi come Svezia e Italia dove in termini puramente numerici la popolazione ha la speranza di vivere di più, ma facendo ricorso a dottori e ospedali.
La Svizzera, pur avendo una speranza di vita globale di 75 anni per gli uomini e di 83 anni per le donne, che è tra le più alte al mondo, è solo all’8° posto. Questo perché occorre sottrarre 6,1 anni di malattia per la popolazione maschile e 7,5 anni per quella femminile, che corrispondono rispettivamente all’8 ed al 9 per cento della speranza di vita.
Altro dato abbastanza clamoroso: gli Stati Uniti sono solo 24esimi con un’attesa di vita sana di 67 anni per gli uomini e di 72 per le donne, uno degli ultimi posti tra i Paesi industrializzati. Secondo gli studiosi dell’Oms, questa vulnerabilità della popolazione americana è dovuta ad un’alta presenza di tumori, soprattutto ai polmoni, di malattie cardiache, alla diffusione dell’Aids, ma anche ad un maggiore tasso di violenza e omicidi.
Come si può immaginare, al fondo della classifica ci sono i Paesi dell’Africa sub-sahariana flagellati dall’Aids. Sierra Leone con meno di 26 anni di speranza di vita in buona salute è all’ultimo posto preceduto da Niger e Malawi entrambi con 29 anni. E purtroppo questa non è una sorpresa. Il virus dell’Hiv, le guerre e le carestie hanno accorciato di 10-15 anni la vita degli africani. “Per trovare una speranza di vita sana così bassa nel mondo occidentale – commentano gli autori del rapporto dell’Oms – bisogna risalire al Medioevo “
Maria Grazia Coggiola

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