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L’uomo che vuole proteggere le nostre mail

Nell’era dei programmi di sorveglianza di massa, Andy Yen è convinto di aver trovato la soluzione infallibile per mantenere i messaggi di posta elettronica al sicuro dagli occhi indiscreti di governi ed hacker. swissinfo.ch lo ha incontrato. 

L’idea gli è venuta nel 2013, quando Edward Snowden ha portato alla luce il programma di sorveglianza di massa che ha permesso ai servizi segreti americani di intercettare le comunicazioni di migliaia di cittadini.

Andy Yen, esperto in fisica delle particelle al CERN, si è ritrovato con alcuni colleghi del centro di ricerca nucleare di Ginevra e insieme hanno iniziato a riflettere su un modo per proteggere la posta elettronica.

Oggi ci spiega l’idea dietro al loro progetto, la ProtonMail, le cui attività si svolgono in Svizzera.  

Altri sviluppi

La loro soluzione per proteggere la privacy è quella di utilizzare la crittografia end-to-end. 

Altri sviluppi

Rispetto alla crittografia più comune che utilizza i server, quella end-to-end garantisce che soltanto il mittente e il destinatario potranno leggere il messaggio. Ciò è possibile perché i dati vengono crittografati con chiavi separate e non vengono salvati su un server, ma sul dispositivo del cliente.

La ProtonMail ha cercato di semplificare la tecnologia end-to-end per renderla accessibile a un ampio pubblico. Alcuni ritengono tuttavia che dare ad esempio la possibilità agli utenti di accedere direttamente al loro account dal browser di qualsiasi computer renda di fatto il sistema più fragile e meno sicuro. Potenzialmente i dati degli utenti potrebbero così essere violati.

La ProtonMail non è l’unica società in Svizzera attiva in questo campo. La Silent Circle, un’altra start-up, ha infatti lanciato il Blackphone 2 che promette telefonate e messaggi criptati.

Contattate l’autore via twitter:  @carlopisaniCollegamento esterno

L’ipotesi che governi o hacker possano avere accesso alle vostre email vi preoccupa? Avete cercato soluzioni per proteggerle? Dite la vostra! 


(Traduzione dall’inglese, Stefania Summermatter)

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