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Molti oppositori, pochi sostenitori per l’abolizione del canone radio-TV

L'iniziativa popolare "No Billag", che chiede di abolire i canoni di radio e TV, sottoposta al voto popolare il 4 marzo, è sostenuta da pochi partiti e associazioni. In prima linea dei fautori vi sono l'Unione democratica di centro (UDC) e l'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM). La maggior parte degli altri partiti e organizzazioni raccomanda di respingerla.

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manifestazione sulla Piazza federale a Berna, davanti al palazzo sede del governo e del parlamento svizzeri
L’iniziativa “No Billag”, che chiede di abolire il canone radiotelevisivo, in votazione popolare il 4 marzo, desta grandi dibattiti in Svizzera e mobilita. Nell’immagine un momento della manifestazione contro l’iniziativa il 30 gennaio sulla Piazza federale a Berna. Keystone

Pro No-Billag
swissinfo.ch

Partiti politici

Unione democratica di centro (UDC)
L’UDC è l’unico partito di governo favorevole a “No Billag”. L’assemblea dei delegati del partito hanno detto Sì all’iniziativa a larghissima maggioranza.

Giovani UDC e PLR 

Le sezioni giovanili del Partito liberale radicale (PLR) e dell’UDC sono tra i sostenitori della prima ora.

Organizzazioni

Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM)
L’USAM ha deciso di sostenere l’iniziativa con quasi i due terzi di sì.

Comitato di iniziativa
L’iniziativa è stata lanciata da giovani che si definiscono “libertari”. Tra i membri del comitato d’iniziativa vi sono solo alcune singole persone che hanno un mandato politico.

Contra No-Billag
swissinfo.ch

Governo e parlamento federali

Il Consiglio federale e le due Camere del parlamento raccomandano di respingere l’iniziativa.

Partiti politici

Partito socialista (PS)
La direzione del PS ha deciso all’unanimità di raccomandare il No.

Partito liberale radicale (PLR)
I delegati del PLR hanno deciso a larghissima maggioranza di raccomandare il No.

Partito popolare democratico (PPD)
I delegati del PPD hanno detto un chiaro No all’iniziativa.

I Verdi 
I delegati dei Verdi hanno rifiutato all’unanimità l’iniziativa.

Partito borghese democratico (PBD)
I delegati si sono chiaramente pronunciati contro l’iniziativa.

Partito verde liberale (PVL)
I delegati del PVL hanno bocciato chiaramente l”iniziativa. 

Organizzazioni

Conferenza dei governi cantonali
I governi cantonali respingono l’iniziativa.

Economiesuisse
La Federazione delle imprese svizzere economiesuisse dice No all’iniziativa.

Unione sindacale svizzera (USS)
L’USS raccomanda di votare No all’iniziativa.

Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE)
L’OSE, che rappresenta gli interessi degli oltre 770mila svizzeri residenti all’estero, respinge l’iniziativa.

Organizzazioni del settore turistico
La Federazione svizzera del turismo, di cui fanno parte Hotelleriesuisse, Gastrosuisse e Funivie Svizzere, dice No all’iniziativa. 

Unione svizzera dei contadini (USC)
Il comitato direttivo dell’USC si è pronunciato chiaramente per il No.

Associazione dei comuni svizzeri (ACS)
L’ACS rifiuta all’unanimità l’iniziativa.

Unione delle città svizzere (UCS)
Il comitato dell’UCS ha deciso all’unanimità di raccomandare il No.

Comunità d’interesse Cultura popolare (CICP)
La CICP, alla quale sono affiliate 33 associazioni per un toale di oltre 400mila membri, combatte l’iniziativa.

Associazione svizzera per questioni degli anziani (SVS)
L’SVS, che rappresenta circa 40mila anziani membri di varie organizzazioni, ha deciso a chiara maggioranza di raccomandare il No.

SWI swissinfo.ch è un’unità aziendale della SSR e viene finanziata per la metà tramite il canone radiotelevisivo Billag.

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