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Michel Tabachnik assolto anche in appello

Michel Tabachnik di fronte alla Corte d'appello di Grenoble Keystone

La Corte d'appello di Grenoble ha prosciolto il direttore d'orchestra franco-svizzero dall'imputazione di associazione a delinquere per i fatti legati all'Ordine del tempio solare.

Michel Tabachnik era accusato di aver spinto al suicidio, tramite i suoi scritti esoterici, alcuni adepti della setta.

Contro il numero tre nella gerarchia dell’Ordine del tempio solare (OTS) non sussistono sufficienti prove per una condanna.

Questo in sostanza il verdetto della Corte d’appello di Grenoble, che come già successo in prima istanza cinque anni fa scagiona definitivamente Michel Tabachnik (61 anni) dall’accusa di aver incitato – con scritti e discorsi – alcuni seguaci della setta a suicidarsi o ad accettare di esser uccisi.

Rimangono però molti dubbi attorno alla sorte toccata a 16 membri dell’OTS, ritrovati morti nel massiccio francese del Vercors (nella val d’Isère) nel 1995. Il rappresentante del Ministero pubblico ha in effetti sottolineato «la difficoltà di avvicinarsi alla verità di Tabachnik, un uomo complesso, al contempo mondano, segreto e dedito all’esoterismo».

Nessuna prova

Francis Szpiner, avvocato dell’unico imputato di questa saga giudiziaria, si è felicitato della decisione di mercoledì, la quale è stata definita «estremamente ben motivata».

«Evidenzia in modo chiaro che non sussistono prove sulla partecipazione cosciente di Tabachnik all’organizzazione criminale», ha affermato, sperando che il verdetto «metta termine ad una vicenda fin troppo lunga».

In un comunicato, Tabachnik ha indicato di «essere emerso da un incubo durato undici anni».

All’opposto, l’ex campione di sci Jean Vuarnet, che nel dramma di Vercors aveva perso la madre e il fratello, si è detto deluso. Per lui, «la giustizia e il buonsenso sono tutt’altra storia».

Omicidio e suicidio

Il 23 dicembre 1995, furono rinvenuti i corpi disposti a stella di 16 membri dell’OTS, tra cui tre bambini. Le vittime – otto svizzeri e otto francesi – presentavano ferite d’arma da fuoco.

Alla vigilia del processo in prima istanza, nel 2001, un esperto aveva mostrato che i campioni di terra prelevati sul luogo del grande falò attorno al quale giacevano i cadaveri contenevano dosi elevate di fosforo: doveva esserci una presenza esterna che compì la strage.

La tesi non fu però accolta dal tribunale correzionale di Grenoble. La conclusione fu che le vittime (che avevano ingurgitato calmanti) furono uccise con proiettili dagli ultimi due. Questi si suicidarono poi con le stesse armi dopo aver cosparso i cadaveri di un liquido infiammabile ed aver dato tutto alle fiamme.

Data la complessità del caso, il 31 ottobre scorso la procura pubblica non aveva chiesto né una pena detentiva né il proscioglimento del direttore d’orchestra franco-svizzero, giudicando che l’imputato non era un membro attivo della setta e che la sua responsabilità nei decessi non è stata determinata.

Una lunga scia di sangue

In totale, tra l’ottobre 1994 e il marzo 1997, sono stati 74 gli adepti dell’OTS ad aver trovato la morte in due suicidi collettivi.

I massacri sono avvenuti in tre paesi: 5 morti il 30 settmbre 1994 a Morin Heights (Canada), 48 morti il 3 e 4 ottobre 1994 a Cheiry (Francia) e a Salvan (Svizzera, Vallese), 16 morti il 16 dicembre 1995 nel Vercors e 5 morti il 22 marzo 1997 a Saint-Casimir (Canada).

swissinfo e agenzie

1983: fondazione a Ginevra di un ordine che riunisce diversi gruppi esoterici. Fra i fondatori: il franco-canadese Joseph Di Mambro e il belga Luc Jouret. Nel 1990, la setta prende il nome di Ordine del tempio solare (OTS).

30.9.94: uno svizzero, sua moglie e il loro figlio sono assassinati a Morin Heights, in Québec. Quattro giorni dopo una coppia svizzera è ritrovata morta nella stessa località.

5.10.94: 48 corpi sono scoperti in una fattoria di Cheiry (Friburgo) e in due chalet dati alle fiamme a Salvan (Vallese). Tra i morti vi sono Di Mambro e Jouret.

23.12.95: nel massiccio del Vercors (Francia) sono rinvenuti i corpi di 16 membri dell’OTS.

3.4.96: i tre giudici che hanno condotto l’inchiesta in Svizzera presentano le loro conclusioni. A loro avviso, nessun responsabile dei massacri è sopravvissuto.

22.3.97: i corpi di cinque persone vengono trovati a St-Casimir, in Québec

18.8.98: la giustizia friburghese archivia il caso di Cheiry con un non luogo a procedere. In Vallese, la tragedia di Salvan non ha avuto un seguito giudiziario.

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