Incendi nella Svizzera italiana ora sotto controllo
Il lavoro dei pompieri e dei militari che li hanno coadiuvati non è ancora finito, ma gli incendi scoppiati martedì e mercoledì nelle valli grigionesi della Mesolcina e della Calanca e nella valle ticinese della Leventina sono sotto controllo. Sul posto è giunto anche il ministro svizzero della difesa e della protezione della popolazione Guy Parmelin.
Il rogo più ampio è divampato martedì 27 dicembre nel bosco tra Mesocco e Soazza, in Val Mesolcina, verso le 18:00. Il forte vento ha alimentato le fiamme. Per precauzione, a Mesocco quattro abitanti sono stati fatti allontanare dalle loro abitazioni. L’autostrada A13 è stata chiusa in entrambe le direzioni. Pure bloccata la strada cantonale. Nella notte tra mercoledì e giovedì il vento è finalmente cessato. Ciò dovrebbe agevolare le operazioni di spegnimento completo del fuoco, che tuttavia richiederanno ancora tempo. Oltre al vasto dispiegamento di pompieri a terra, continua l’intervento di elicotteri. Tra questi sono stati impiegati anche dei Super-Puma dell’esercito svizzero.
Giovedì mattina si è recato sul posto anche il ministro Guy Parmelin che ha voluto constatare di persona la situazione e manifestare il proprio sostegno alle forze civili e militari impegnati nella lotta contro il fuoco.
È ormai domato il rogo scoppiato martedì pomeriggio in Ticino, sui monti di Chironico, in Leventina, al sud del San Gottardo, provocato da un fuoco acceso all’aperto da quattro minorenni. A causa del forte vento e del terreno secco, le fiamme si sono estese rapidamente. I pompieri sono stati impegnati fino a questa mattina e per dare loro manforte sono intervenuti degli elicotteri. A titolo cautelativo erano state sfollate 29 persone.
Nelle vallate meridionali dei Grigioni e in tutto il Ticino vige attualmente il divieto di accendere fuochi all’aperto perché il pericolo di incendio di boschi è “marcato”, secondo l’Ufficio federale dell’ambienteCollegamento esterno.
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