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Solida base per finanziare le strade nazionali

Redazione Swissinfo

La mobilità non deve venir ostacolata artificialmente: se l’infrastruttura stradale non viene adeguata all’aumento del traffico, si rischia di pregiudicare il nostro benessere e la nostra qualità della vita. È quanto sostiene il deputato del Partito liberale radicale Kurt Fluri, presidente dell’Unione delle città svizzere, favorevole alla creazione del Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato. 

Il 9 febbraio 2014 il popolo e i Cantoni hanno approvato il progetto di Finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF), destinato a garantire anche in futuro gli investimenti necessari per lo sviluppo del traffico ferroviario. Con la creazione del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) viene in pratica completato questo progetto, ponendo le basi per un finanziamento stabile dell’infrastruttura stradale.

Il consigliere nazionale del Partito liberale radicale (PLR) Kurt FLuri è presidente della città di Soletta e dell’Unione delle città svizzere. Keystone

Questo fondo, analogo a quello istituito per la ferrovia, servirà a finanziare l’esercizio e la manutenzione della rete delle strade nazionali, eliminare i problemi di capacità e fornire contributi ai progetti d’agglomerato. Il fondo verrà alimentato, come finora, tramite il supplemento della tassa sugli oli minerali e il contrassegno autostradale. 

Potenziamento delle capacità

Sono però previste anche nuove fonti di finanziamento, ossia le entrate dell’imposta sugli autoveicoli, che finora venivano versate nella cassa generale della Confederazione, un 10% supplementare degli introiti sugli oli minerali, una nuova tassa sulle autovetture elettriche e un prelievo di 4 centesimi sul litro di carburante, che farà quindi leggermente aumentare il prezzo della benzina e del diesel. 

Grazie al FOSTRA e all’attribuzione dal 2012 di diverse autostrade cantonali alla rete stradale nazionale, dovrebbero venir finalmente completati i tratti autostradali mancanti e le circonvallazioni previste per le città di Morges, Le Locle, La Chaux-deFonds e l’autostrada della Glatttal. A fianco del FOSTRA, il Programma di sviluppo strategico (PROSTRA) consentirà di ultimare la rete stradale nazionale e di potenziare le sue capacità, garantendo i finanziamenti necessari. 

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Negli ultimi decenni non è solo aumentato fortemente il traffico stradale, ma anche le esigenze a livello di infrastrutture. Ciò vale anche per l’infrastruttura stradale negli agglomerati. Anche in futuro è da prevedere un ulteriore crescita dei trasporti in tutti i settori: il traffico motorizzato individuale, i mezzi pubblici e il traffico lento. Le ragioni sono legate da un lato alla crescita della popolazione e dall’altro ad una maggiore mobilità delle persone nel tempo libero. Non vogliamo ostacolare artificialmente questa mobilità, rinunciando ad adeguare i mezzi di trasporto e l’infrastruttura all’aumento del traffico. Ciò andrebbe infatti a scapito del nostro benessere e della qualità di vita. 

Politica coordinata

Negli ultimi 10 anni, 45 dei 55 agglomerati svizzeri hanno beneficiato di contributi provenienti dal fondo infrastrutturale. Questo fondo è ormai giunto alla sua scadenza e deve essere sostituito da un nuovo strumento di finanziamento. Con il FOSTRA si potrà elaborare e attuare una politica coordinata per sviluppare il traffico e l’insediamento nei centri urbani. È importante garantire un flusso rapito e efficiente di trasporti in questi centri, che forniscono l’80% del reddito economico e nei quali vivono i tre quarti della popolazione svizzera. 

Il governo e la maggioranza del parlamento sostengono il FOSTRA, così come le associazioni dei Cantoni, dei Comuni e delle regioni di montagna. In favore del fondo si sono espressi anche i partiti di centro e di destra e le maggiori associazioni di automobilisti, ad eccezione dell’Associazione traffico e ambiente (ATA). Vi invito quindi a votare a favore di questo progetto che assicurerà un finanziamento stabile per l’insieme della rete stradale nazionale.

Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle dell’autore e non riflettono necessariamente la posizione di swissinfo.ch.

Traduzione di Armando Mombelli

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