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Una persona su otto si ubriaca almeno due volte al mese

Già con meno di cinque bicchieri comincia l'intossicazione alcolica. ISPA

Giovedì inizia in Svizzera l'annuale campagna per la prevenzione dell'alcolismo. L'accento: non banalizzare l'ubriacatura sporadica.

Secondo l’ISPA (Istituto svizzero di prevenzione dell’alcolismo e altre tossicomanie), in Svizzera sono circa 930’000 le persone, una su otto, che regolarmente e in un’unica occasione bevono cinque o più bicchieri di alcol.

“Sappiamo che la maggior parte della gente non considera cinque o più bicchieri come un consumo eccessivo, ma dal punto di vista medico l’intossicazione comincia già sotto i cinque bicchieri”, dice a swissinfo Janine Messerli, portavoce dell’ISPA:

Secondo l’organizzazione per la prevenzione dell’alcolismo per troppo tempo esperti e opinione pubblica si sono occupati esclusivamente di dipendenza dall’alcol, trascurando un’altra modalità di consumo molto diffusa, ossia la cosiddetta ubriacatura sporadica.

L’ubriacatura riduce la capacità di reazione, di giudizio e di autocontrollo, nonché la concentrazione e la coordinazione, afferma l’ISPA in occasione della decima “giornata svizzera di solidarietà per persone con problemi di alcol”.

Giovani più sensibili

Il consumo eccessivo di alcol implica grossi rischi soprattutto per i giovani. Il corpo e la psiche degli adolescenti sono infatti molto sensibili agli effetti dell’alcol e le conseguenze possono essere incidenti, intossicazioni alcoliche, sesso senza precauzioni, problemi scolastici. Un recente studio dell’ISPA dimostra che ogni giorno da tre a quattro giovani finiscono all’ospedale per abuso di alcolici.

L’ubriacatura sporadica è un problema sociale e di conseguenza gli esperti della prevenzione si muovono su più fronti: con offerte di formazione per ristoratori e personale di servizio, affinché applichino meglio le misure di protezione dei giovani.

Poi ci sono programmi di prevenzione per gli organizzatori di feste e manifestazioni ricreative, in modo che adottino misure come i braccialetti di colore diverso a seconda della fascia d’età (autorizzata a bere alcolici o meno) o un servizio di trasporto a casa, al fine di prevenire incidenti stradali.

Sul lavoro

Tutte le fasce d’età, comunque, sembrano toccate dal problema, dai 15 fino a 45 anni. Gli studi mostrano che gli adolescenti svizzeri, come quelli europei, cominciano a bere sempre più precocemente.

Un incidente sul lavoro su cinque è inoltre legato all’uso d’alcol: Laurence Fehlmann Rielle, segretaria generale dell’ISPA di Ginevra, sottolinea che non solo chi beve sul lavoro, ma le ditte stesse hanno difficoltà ad ammettere di avere un problema con l’alcol.

Tra gli sforzi preventivi rientra anche la consulenza alle associazioni sportive e ai maestri di scuola guida che possono sensibilizzare i futuri conducenti sui rischi dell’alcol al volante.

In occasione della Giornata di solidarietà, che è organizzata congiuntamente da ISPA e da altre associazioni come ad esempio, INGRADO Centro per le dipendenze, Croce Blu e Alcolisti Anonimi (AA), sono previste manifestazioni in tutta la Svizzera, tra cui un convegno a Lugano dedicato al tema “Alcol oltre i limiti nell’adolescenza”.

swissinfo e agenzie

Uno studio pubblicato in maggio rivela che 1’300 adolescenti e giovani adulti – dai 10 ai 23 anni – hanno ricevuto cure ospedaliere nel 2003 per abuso d’alcol.

L’anno scorso la campagna dell’ISPA era incentrata sui rischi dell’uso d’alcol durante la gravidanza: 7,4% delle donne incinte bevono troppo, constatava la campagna, e 5’000 future madri mettono a repentaglio la salute del feto.

Secondo l’Ufficio federale della sanità in Svizzera un caso di suicidio su cinque ha un legame con l’abuso d’alcol.

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