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“Mission impossible” in Medio Oriente

I tre membri della missione dell'Onu in Medio Oriente: da sinistra il responsabile della troika Martti Antisaari, Cornelio Sommaruga e Sadako Ogata swissinfo.ch

Inizia con una deroga, la missione dell'ex presidente del CICR Cornelio Sommaruga, membro della troika ONU sugli accertamenti a Jenin.

Chi è stato massacrato a Jenin? Per tentare di rispondere a questa domanda l’ex-presidente del Cicr avrebbe dovuto visitare giovedì i Territori occupati, con gli altri due membri della troika, inviata dal segretario generale dell’Onu Kofi Annan in missione in Medio Oriente.

Assieme all’ex presidente finlandese Martti Ahtisaari (che guida la missione) e all’ex commissario Onu per i profughi Sadako Ogata, Cornelio Sommaruga dovrà procedere “all’accertamento dei fatti” nel campo profughi palestinese di Jenin in Cisgiordania durante l’offensiva militare israliana denominata “Muraglia di difesa”.

L’ipoteca di Tel Aviv

Le critiche del governo israeliano hanno portato ad un ritardo della missione. Israele chiede anche la presenza di esperti anti-terrorismo. Da quanto affermato dall’ambasciatore presso l’ONU, Jehuda Lancry, “la missione non deve limitarsi all’intervento militare israeliano, ma deve anche occuparsi dei focolai di violenza che hanno portato il governo Sharon ad intervenire”.

Il governo israeliano è inoltre scontento della composizione della troika ed in
speciale modo dell’inclusione di Cornelio Sommaruga, accusato di aver paragonato in passato la Stella Rossa di David (simbolo dell’equivalente israeliano della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa) alla svastica nazista.

Quadro ed obiettivi precisi

L’ONU ha fissato in termini chiari i contorni di questa missione. Per portarla a termine, il segretario generale dell’ONU Kofi Annan ha scelto tre personalità “molto rispettate ed indipendenti”. La loro nomina è stata preventivamente concordata con rappresentanti del governo israeliano e dell’Autorità nazionale palestinese.

Il gruppo disporrà di un consulente militare, il generale americano Bill Nash e di un consulente in materia di polizia, l’Irlandese Peter Fitzgerald. Due persone che hanno anche lavorato per l’ONU nell’a ex Yugoslavia. I fini della missione sono stati ribaditi dal Consiglio di Sicurezza, anche dopo le critiche israeliane alla delegazione.

Accertare unicamente i fatti

Il gruppo, nonostante le critiche di Israele, si è riunito mercoledì a Ginevra presso la sede ginevrina dell’ONU per affinare il mandato della missione. Per giovedì sono attesi a Ginevbra gli altri componenti della missione, che sarà composta da circa venti membri, tra i quali anche l’ex responsabile dell’Onu per la polizia civile della Bosnia, l’irlandese Peter Fitzgerald.

Inizialmente prevista per giovbedì, la partenza della missione è stata rinviata su richiesta di Israele che vuole ancora discutere del suo mandato e della sua composizione.

Il compito che attende il troika delle Nazioni Unite è capitale per poter trovare un’intesa di cessate il fuoco tra le due parti in conflitto. Da un lato, i palestinesi affermano che centinaia di civili sono stati massacrati tra il 3 aprile ed il 12 aprile scorso dall’esercito israeliano durante l’occupazione del campo di Jenin. Gli Israeliani, da parte loro, sostengono che combattimenti accaniti hanno provocato la morte di meno di uno centinaio di palestinesi, la maggior parte dei quali combattenti.

Incognite sulla missione

Una cosa è sicura: questa missione sollecitata dall’ONU si annuncia molto difficile. E ciò anche se, secondo Kofi Annan, israeliani e palestinesi ne hanno accettato il principio e gli Stati Uniti hanno apportato il loro sostegno.

Il ministro israeliano della Difesa Benyamin Ben Eliezer ha protestato “contro la designazione del gruppo senza il coordinamento preliminare con Israele, come era stato deciso”, Dal canto suo, l’Autorità nazionale palestinese ha accolto favorevolmente l’iniziativa dell’ONU, anche se va precisato che centinaia di palestinesi hanno manifestato martedì a Gaza contro la missione dell’ONU interpretata come inutile esercizio.

swissinfo/Frédéric Burnand, Ginevra

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