Più di 12'000 persone hanno manifestato sabato a Berna contro il "furto delle pensioni".
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La manifestazione risponde alla decisione governativa di ridurre dal 4% al 3,25% il tasso d’interesse minimo sui capitali delle casse pensioni.
All’insegna del motto «Furto delle pensioni? Non lo permetteremo!», migliaia di persone provenienti da tutta la Svizzera sono scese in strada sabato a Berna, rispondendo all’appello dell’Unione sindacale svizzera (USS).
I manifestanti intendevano protestare contro il progetto governativo di abbassare il tasso d’interesse minimo sugli averi delle casse pensioni, il secondo pilastro del sistema pensionistico svizzero.
Scandendo slogan e innalzando striscioni e bandiere sindacali, i dimostranti sono partiti nei pressi della stazione, per giungere infine davanti a Palazzo federale, dove vi sono stati interventi di vari oratori.
Oltre ad esprimere una ferma opposizione alla riduzione del tasso d’interesse minimo della previdenza professionale, i manifestanti hanno reclamato più trasparenza nella gestione dei fondi degli assicurati da parte delle casse pensioni.
Parole dure anche contro lo smantellamento sociale e in particolare contro i piani di innalzare l’età di pensionamento e di peggiorare le condizioni dell’assicurazione contro la disoccupazione.
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