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126 milioni di franchi dalla Confederazione per la ricerca in settori strategici

Le scienze esatte ottengono la maggior parte dei finanziamenti. Nella foto una fase della ricerca di nuovi materiali per la rigenerazione dei fasci nervosi periferici Schweizer Nationalfonds

La Svizzera sosterrà nel 2001 progetti di ricerca di alta qualità. La Confederazione ha selezionato i 10 poli nazionali che beneficeranno di un sussidio totale di 126 milioni di franchi per il periodo 2001-2003.

Dopo un lungo e severo processo di selezione degli oltre 200 concorrenti, la consigliera federale Ruth Dreifuss ha presentato lunedì i progetti che si spartiranno la torta finanziaria destinata ai “poli di ricerca nazionale”, il nuovo strumento elaborato dalla Confederazione per incoraggiare la ricerca scientifica.

Dei 18 progetti usciti dalla prima scelta, 10 verranno realizzati a partire dal 2001, quattro sono stati rifiutati, mentre altri quattro sono stati rinviati in attesa di una decisione del parlamento di accordare un supplemento finanziario.

Obiettivo del nuovo strumento, che si aggiunge ai sussidi individuali per i ricercatori e ai programmi nazionali di ricerca, è quello di rafforzare la capacità scientifica della Svizzera in settori strategicamente importanti.

Ogni polo disporrà di un centro di competenza, rappresentato da una struttura accademica o da istituti di ricerca, e di una rete di collaborazioni in ambito universitario ed extra universitario con la quale verranno condotti progetti di alta qualità privilegiando l’approccio interdisciplinare e innovativo.

“La sfida consiste nella creazione di uno spazio per la ricerca elvetica nel panorama internazionale”, ha osservato il segretario di Stato per la scienza Charles Kleiber, sottolineando anche la promozione di impieghi di grande importanza economica abbinata all’operazione.

I 126 milioni di franchi finanzieranno attività di ricerca nei seguenti ambiti: chirurgia tramite computer, oncologia, riabilitazione del sistema nervoso, attività dei geni, biologia molecolare, nanologia, fotonica quantistica, materiali elettronici, protezione delle piante e cambiamenti climatici.

L’ammontare del contributo federale varia tra gli 8 e i 15 milioni e rappresenta dal 40 al 75 per cento del finanziamento. “Si tratta di ambiziosi programmi di ricerca libera e, diversamente da oggi, impostati su un lungo periodo”, ha precisato Kleiber.

La scelta dei progetti non è stata facile poiché tutti i 18 arrivati in finale erano di alta qualità scientifica, ha riconosciuto la ministra Ruth Dreifuss.

Alcuni dei progetti scartati potranno comunque rientrare nei programmi nazionali di ricerca. Ma l’intera procedura di selezione verrà analizzata e valutata ed eventualmente adattata in vista dell’assegnazione dei sussidi per il prossimo quadriennio, ha detto Ruth Dreifuss. E a quel momento si potrà trovare forse una soluzione alla particolare situazione nelle scienze umane e sociali, presenti nella preselezione con solo 3 progetti nessuno dei quali è stato ritenuto adatto per la creazione di un polo ricerca nazionale.

Luca Hoderas

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