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Accordo extragiudiziario per Sulzer Medica

Il patron di Sulzer Medica, Stephan Rietiker, si dice fiducioso Keystone Archive

Sulzer Medica e le vittime americane delle protesi difettose hanno raggiunto un accordo. La società verserà 1,8 miliardi di franchi.

In un comunicato, la direzione della ditta, specializzata in materiale medico di Winterthur, ha indicato che le parti hanno trovato un accordo. La società elvetica ha convinto gli avvocati delle vittime americane delle protesi difettose ad accettare l’offerta.

Ogni paziente cui sono state impiantate protesi difettose di Sulzer Medica, riceverà un indennizzo di 200 mila dollari. L’accordo di principio siglato sabato sera a Cleveland (Ohio) tra gli avvocati dei denuncianti, Sulzer Medica e l’ex casa madre Sulzer, indica che le due società svizzere verseranno insieme circa 1,05 miliardi di dollari (1,8 miliardi di franchi).

Pagamenti rateali

La cifra di 200 mila dollari, ha dichiarato a Zurigo la portavoce di Sulzer Medica Beatrice Tschanz, «non tiene conto delle spese ospedaliere prese a carico dell’azienda». I pagamenti verranno effettuati sull’arco di 3-5 anni, ha precisato, «e in contanti». Nella sua offerta iniziale – 783 milioni – Sulzer Medica proponeva che un terzo della somma fosse pagato con azioni della società.

Sulzer Medica sborserà 725 milioni di dollari, di cui 300 frutto di un sistema di finanziamento speciale. Nel comunicato diramato stasera, l’azienda indica inoltre che l’intesa di ieri la proteggerà contro altre cause individuali fino al 22 febbraio.

Dopo essersi a lungo rifiutata, la Sulzer – ex casa madre di Sulzer Medica – ha deciso che parteciperà all’accordo. Benché contesti ogni responsabilità nella vicenda il gruppo, indica in una nota separata il direttore Fred Kindle, ha scelto «il mezzo più rapido per rassicurare impiegati, clienti e azionisti».

Sulzer verserà 50 milioni di dollari in contanti e metterà a disposizione 480 mila azioni di Sulzer Medica in suo possesso pari ad un valore (calcolato sul corso al primo di febbraio) di 25 milioni di dollari. A questa cifra si aggiunge la copertura assicurativa per il 2000, ossia 200 milioni di franchi, e una parte della copertura del 2001, che resta da negoziare.

Protezione giuridica

La giudice Kathleen O’Malley della corte federale di Cleveland, sotto la cui egida è stato suggellato l’accordo, ha conferito a Sulzer una nuova protezione contro ulteriori denunce individuali, protezione tolta giovedì scorso quando i negoziati sembravano essersi arenati.

Circa gli onorari degli avvocati, ha detto la Tschanz, riceveranno il 20 per cento della somma pattuita che in definitiva dipenderà dal numero di operazioni effettuate per togliere le protesi difettose.

Rispetto alla proposta iniziale di Sulzer Medica, l’intesa di ieri rappresenta una vittoria per i pazienti. La società svizzera proponeva infatti risarcimenti oscillanti tra i 57 e i 97 mila dollari per paziente rioperato. Secondo il direttore di Sulzer Medica Stephan Rietker, l’azienda è in grado di sopportare i costi dell’accordo. A suo avviso, la maggior parte dei pazienti dovrebbe accettare l’intesa di ieri.

In attesa di conferme

I pazienti hanno tempo fino al 2 maggio per decidere se aderire o meno all’accordo. L’audizione finale di fronte alla giudice federale O’Malley è fissata per il 14 maggio. Ieri, Kathleen O’Malley della Corte federale di Cleveland aveva prolungato il congelamento delle denunce individuali contro Sulzer Medica. La decisione aveva lo scopo di favorire le trattative con gli avvocati delle parti lese in vista di un accordo globale.

Fino ad oggi, precisa la nota, sono state rioperate all’anca 2786 persone alle anche, e altre 561 al ginocchio: su tutte erano state impiantate delle protesi difettose prodotta da Sulzer Medica, un’azienda specializzata nella fabbricazione di materiale medico, in particolare protesi cardiache e ortopediche.

swissinfo e agenzie

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