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Accordo sul contratto nazionale nel settore dell’edilizia

Per le parti sociali, il nuovo contratto nazion ale dell'edilizia rappresenta un modello soddisfacente Keystone Archive

Pensionamento anticipato in cambio di rinunce sul piano degli aumenti salariali. Sono questi i punti principali del nuovo contratto nazionale dell'edilizia.

L’accordo è stato raggiunto nella tarda serata di lunedì, dopo dieci ore di trattative. Lo hanno indicato martedì in una conferenza stampa a Zurigo la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC), il Sindacato edilizia e industria (SEI) ed il sindacato interprofessionale Syna.

Il tema retribuzioni

Già lunedì della settimana scorsa era stata raggiunta un’intesa di principio sull’introduzione del pensionamento anticipato a 60 anni entro il 2006. Lunedì erano in discussione ancora le modalità della sua attuazione e, soprattutto, gli aumenti salariali. I sindacati chiedevano 100 franchi per tutti, gli impresari offrivano invece 80 franchi di base più 20 franchi al merito per il 2002 ed una compensazione del carovita per il 2003.

I sindacati si sono impegnati a non avviare trattative sul salario quest’autunno ed hanno spiegato che non ci sarà alcuna rottura del contratto anche se non ci sarà accordo sulle retribuzioni. Il prepensionamento verrà introdotto gradualmente, iniziando l’anno prossimo con il pensionamento dai 63 anni in su per tutti fino a raggiungere la meta dei 60 anni nel 2006. Al momento, sono circa 4.500 gli operai che hanno tra i 60 e 65 anni.

Contratto importante

Vasco Pedrina, presidente centrale del SEI, ha spiegato che rimangono punti che richiedono più tempo, ma che ora «è stato compiuto il passo più importante degli ultimi decenni». Pedrina si è detto orgoglioso ed ha precisato che ciò rappresenta un contributo alla rivalutazione degli impieghi nell’edilizia: sopprattutto per i giovani questo settore torna ad essere attraente.

Hans Ueli Scheidegger, responsabile delle trattative preso il SEI, ha addirittura parlato di pietra miliare: difendendo insieme gli interessi delle parti sociali, si è potuto ottenere quanto la politica non è mai riuscita a raggiungere. Ringraziando il presidente della SSIC, Scheidegger ha affermato che «ci sono solo vincitori». Il suo ringraziamento è andato anche agli operai per la loro risolutezza e pazienza.

Il fondo di compensazione

Il presidente del SSIC Heinz Pletscher ha affermato che il modello adottato doveva essere necessariamente finanziabile: per questo motivo non ci saranno aumenti retributivi l’anno prossimo ed in parte nemmeno nel 2004. Pletscher ha ricordato che bisogna considerare il 2 per cento del salario che i datori di lavoro verseranno, dal 1° luglio, nel fondo con cui sarà finanziato il pensionamento anticipato. Nella seconda metà di quest’anno i dipendenti verseranno una quota dello 0,5 per cento, mentre il padronato verserà l’1 per cento nel 2003 e un 1 per cento supplementare nel 2004. I dipendenti contribuiranno a loro volta con lo 0,25 per cento nel 2003 e con altro 0,25 per cento nel 2004, in modo da raggiungere in totale 5 punti percentuali, pari a 250 milioni di franchi all’anno.

Ora l’accordo dovrà essere ratificato dal padronato e dal SEI, il 12 e 13 aprile rispettivamente. Pletscher crede comunque che l’accordo sarà accettato. Il presidente del Syna Peter Allemann ha affermato che è stato raggiunto quanto chiesto dai delegati in occasione della conferenza dell’edilizia di sabato scorso e che quindi non è più necessario un nuovo incontro.

swissinfo e agenzie

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