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Adamov ricorre contro l’estradizione negli USA

L'ultima parola sul caso Adamov spetterà al Tribunale federale Keystone

Le autorità svizzere non possono per ora estradare l'ex ministro dell'energia atomica russo negli Stati Uniti.

L’Ufficio federale di giustizia ha annunciato giovedì che il legale di Ievgheni Adamov inoltrerà appello contro la decisione alla massima corte elvetica.

L’avvocato dell’ex ministro dell’energia atomica russo Ievghieni Adamov presenterà ricorso al Tribunale federale, la massima corte elvetica, contro la decisione delle autorità svizzere di estradare negli Stati Uniti il suo cliente.

La decisione è stata annunciata giovedì all’Ufficio federale di giustizia (UFG), ha indicato giovedì il vicedirettore dell’UFG Rudolf Wyss. «Ora il legale di Adamov ha 25 giorni di tempo per inoltrare il ricorso», ha spiegato Wyss.

Lunedì, l’UFG aveva comunicato di aver accordato la priorità alla richiesta di estradizione statunitense piuttosto che a quella russa. Adamov, dal canto suo, desidera essere rimpatriato.

Mosca «perplessa e insoddisfatta»

Mercoledì, il ministero degli esteri russo aveva convocato l’incaricato d’affari svizzero a Mosca: la Russia si è dichiarata «perplessa e insoddisfatta per la decisione dell’UFG», ha dichiarato il portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Lars Knuchel.

La Svizzera, ha affermato Knuchel, si è limitata a ribadire la propria posizione, sottolineando che si tratta di un verdetto giuridico e non politico.

Secondo informazioni dell’agenzia ansa, non confermate dal DFAE, Mosca avrebbe anche comunicato che l’estradizione negli USA di Adamov non potrà non avere conseguenze negative sui rapporti bilaterali fra il Cremlino e Berna.

In carcere dal 2 maggio

Adamov, in carica come ministro dell’energia atomica fra il 1998 e il 2001 e che si è occupato fra l’altro a suo tempo della cooperazione nucleare nel settore civile fra Mosca e l’Iran, è stato arrestato a Berna il 2 maggio scorso su richiesta statunitense.

La giustizia americana lo accusa di aver dirottato verso una società con sede negli USA a lui riconducibile 9 milioni di dollari stanziati dal governo di Washington per rendere più sicuri gli impianti atomici russi.

L’istanza di estradizione americana è stata tuttavia seguita da un’analoga richiesta russa. Una richiesta che avrebbe dovuto avere la precedenza per almeno due motivi, secondo il ministro della giustizia di Mosca Iuri Ciaika: in primo luogo Adamov è cittadino russo ed in secondo luogo è detentore di «segreti di Stato» avendo ricoperto funzioni di governo.

swissinfo e agenzie

Ievgheni Adamov è stato ministro russo dell’energia atomica dal 1998 al 2001.

Di passaggio in Svizzera, è stato arrestato il 2 maggio 2005 su richiesta degli Stati Uniti.

Washington lo accusa d’aver intascato 9 milioni di dollari, sottratti ai fondi che la comunità internazionale aveva messo a disposizione della Russia per rendere sicure le istallazioni nucleari obsolete dell’ex Unione Sovietica.

La Russia ha pure richiesto la sua estradizione per simili motivi.

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