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Affossata la ratifica dell’accordo aereo con la Germania

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Niet della Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale alla ratifica dell'accordo sul traffico aereo. La decisione resa nota martedì a Berna.

Dopo il siluro di settimana scorsa del Consiglio di Stato zurighese, la Commissione dei trasporti della Camera Bassa ha definitivamente affossato la ratifica dell’accordo sul traffico aereo con la Germania. La decisione della ComTrasporti è stata presa, dopo due giorni di riunioni, con una maggioranza di tredici voti contro dodici. A rendere noto la posizione contraria sono stati lo stesso presidente della Commissione dei trasporti del Nazionale, il socialista bernese Peter Vollmer e la liberale ginevrina Barbara Polla.

Premiato l’interesse elvetico

Numerose le motivazioni che hanno indotto i commissari parlamentari a raccomandare al plenum del Nazionale, che se ne occuperà nella sessione estiva, di non entrare nemmeno in materia sulla ratifica dell’accordo. La principale motivazione è comunque che si tratta di un accordo “discriminatorio per la Svizzera”, come ha precisato il presidente della Commissione dei trasporti del Nazionale.

Gli oppositori hanno quindi tenuto in considerazione le prese di posizione dei gruppi d’interesse come la nuova compagnia aerea swiss, Unique Airport, che gestisce Kloten ed i Cantoni di Zurigo, Basilea-Città e Basilea-Campagna. “L’accordo -ha ribadito la liberale ginevrina Barbara Polla- incide negativamente sulla politica di sviluppo dei trasporti aerei e delle infrastrutture aeroportuali. Inoltre – ha rincarato la Polla-la Svizzera deve difendere gli interessi della Svizzera e non quelli della popolazione della Gearmania meridionale”.

Contrario ai bilaterali

A far pendere la decisione contraria della maggioranza dei commissari, è stato anche il fatto che l’accordo sarebbe contrario alla nuova direttiva dell’Unione europea (UE) sulla riduzione dei rumori aerei. Secondo la direttiva comunitaria invocata, il rumore provocato dal traffico aereo va ridotto con l’adozione di misure “omogenee”.

Proprio su questo aggettivo ha insistito la consigliera nazionale liberale ginevrina: “Se l’accordo aereo con la Germania venisse ratificato dal Parlamento -ha sentenziato Barbara Polla- le restrizioni sui voli verrebbero imposte solo al traffico dell’aeroporto di Kloten, senza omogeneità di applicazione agli aeroporti germanici”.

Precedente clonabile

L’aspetto della compatibilità con il diritto europeo va al di là dell’accordo aereo stesso, come ha dichiarato il presidente della ComTrasporti del Nazionale Peter Vollmer: “Per la Svizzera si tratta di applicare questo principio a tutta la filosofia degli accordi con l’UE”.

Per Berna è inoltre importante non ratificare l’accordo aereo con la Germania perché, come ha aggiunto l’onorevole Polla, ciò potrebbe creare un pericoloso precedente per l’aeroporto di Ginevra Cointrin. Secondo la consigliera nazionale liberale ginevrina, la Francia potrebbe infatti in futuro rivendicare limitazioni simili lungo i corridoi di avvicinamento a Cointrin che sorvolano il proprio territorio.

Sicurezza garantita

La mancata ratifica dell’accordo aereo con la Germania non avrebbe inoltre conseguenza sulla sicurezza aerea a Kloten. Lo hanno precisato sia il presidente della Commissione dei trasporti del Nazionale sia la consigliera nazionale liberale ginevrina Barbara Polla.

“Se l’accordo non dovesse venir ratificato -ha dichiarato Peter Vollmer- la gestione della sicurezza dei voli ne sarebbe complicata, ma non compromessa”. Assicurazione confermata dal ministro dei trasporti Moritz Leuenberger, regista dell’accordo aereo con la Germania. Ed è proprio il fattore sicurezza che ha fatto pendere la bilancia della maggioranza dei membri della Commissione dei trasporti del Nazionale a schierarsi contro la ratifica dell’accordo aereo con la Germania.

Sergio Regazzoni

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