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Al Monte Verità cultura e mass-media sotto il segno dell’UNESCO

Il centro congressi del Monte Verità, dove si svolge il forum Keystone

Di questi tempi, nel locarnese non c'è solo il Festival del cinema. Approfittando della presenza contemporanea della rassegna cinematografica, la Commissione nazionale svizzera per l'UNESCO organizza al Centro congressi del Monte Verità il primo Forum internazionale dedicato al tema "Media e Cultura".

Il convegno, patrocinato dalla SRG SSR idée suisse, dalla Facoltà di scienze della Comunicazione dell’USI (Università della Svizzera Italiana), dal cantone e dallo stesso Festival, prevede l’arrivo ad Ascona di circa 100 esperti mondiali di comunicazione culturale, impegnati ad illustrare situazioni e problematiche dei rispettivi Paesi d’origine. Sulla base di queste descrizioni si intavoleranno, sull’arco di due giorni, diversi dibattiti per definire il ruolo dei media elettronici nell’evolversi dei rapporti culturali, con particolare attenzione alle società televisive pubbliche.

Tra i partecipanti, il direttore dell'”Asia Pacific Institute for Broadcasting Development” Javad Mottaghi, la direttrice dei corsi di giornalismo all’Università Boliveriana della Colombia Ana Maria Miralles, il cineasta algerino Mohamed Soudani e vari responsabili di radio e tv canadesi, con cui si potrà approfondire il tema delle “autostrade digitali” quale bene pubblico. Ad aprire il convegno il ministro per la Cultura del Burkina Faso, Mahamoudou Ouedraogo, da sempre vicino alla produzione audiovisiva africana e impegnato a promuoverla nel resto del mondo.

Una parte di rilievo verrà dedicata alla presentazione delle produzioni più recenti di CREA TV, iniziativa targata UNESCO che promuove creazioni di qualità nelle televisioni non commerciali dei paesi economicamente meno favoriti. Il tutto sulla base della constatazione che il mezzo televisivo è oggi un innegabile elemento di coesione sociale e di sviluppo in generale.

Come spiega la presidente della Commissione Svizzera per l’UNESCO, Francesca Gemnetti, principale promotrice del Forum, “uno dei punti centrali sarà la discussione con gli esperti dei possibili sviluppi delle tecnologie della comunicazione. Abbiamo scelto come luogo del meeting la Svizzera Italiana proprio per la sua competenza in materia, con la nuova Facoltà di Comunicazione, oltre che per le sue tradizionali caratteristiche di rispetto delle minoranze”.

La Facoltà sarà direttamente presente al convegno con un gruppo di studenti coordinati dal professor Luois Bosshart, direttore della scuola di giornalismo dell’Università di Friborgo. Bosshart si incaricherà di riassumere le conclusioni del convegno in un documento che verrà poi presentato, a fine settembre a Lucerna, alla riunione dei ministri della cultura di oltre 25 governi. E non è escluso che, nei prossimi anni, Forum come quello di Ascona possano ripetersi o diventare addirittura un appuntamento regolare.

Alessandra Zumthor

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