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Alcan sopprime 110 impieghi in Vallese

Più di cento posti andranno persi nello stabilimento Alcan di Sierre Keystone

Il colosso metallurgico canadese Alcan, specializzato nella lavorazione dell'alluminio, taglia i suoi effettivi in Svizzera e in Germania: 110 impieghi persi a Sierre.

Per Alcan, la decisione è giustificata dalla forte riduzione della richiesta nel settore ferroviario. Scandalizzati i sindacati.

Duro colpo occupazionale per Sierre: Alcan sopprimerà 110 posti di lavoro nei suoi stabilimenti vallesani, dove complessivamente occupa 1280 persone. Il colosso dell’alluminio taglierà anche 300 impieghi a Singen (Germania). La drastica riduzione di effettivi rientra nella riorganizzazione del comparto dei prodotti estrusi.

Il portavoce dello stabilimento vallesano François Veuthey ha spiegato che la misura è la conseguenza di un forte abbassamento della domanda nel settore ferroviario, iniziato 4 o 5 anni fa. Circa la metà delle vendite delle officine di Sierre viene realizzata nel comparto degli estrusi, che ha in organico 480 dipendenti. Attualmente il settore, che produce soprattutto profilati di alluminio per la costruzione di vagoni, si trova nelle cifre rosse.

Licenziamenti inevitabili

Fra l’inizio del 2004 e il febbraio 2005, nelle officine di Sierre erano stati collocati in disoccupazione parziale 360 dipendenti. La misura era stata revocata grazie a una passeggera ripresa della domanda. Ma si è purtroppo trattato solo di una breve parentesi: «la crisi è profonda e prima del 2010 non si profila all’orizzonte alcun miglioramento», ha dichiarato Veuthey. Le capacità produttive verranno perciò notevolmente ridimensionate.

Negli stabilimenti del gruppo metallurgico a Singen spariranno 120 posti nel comparto dei prodotti estrusi e 180 in altri settori, secondo quanto ha comunicato oggi Alcan. Le due direzioni dei prodotti estrusi di Sierre e di Singen saranno inoltre riunite in una sola.

Il gruppo non ha ancora pianificato nei particolari lo smantellamento. «Vogliamo agire nel modo più elegante possibile», ha detto Veuthey, pur ammettendo che saranno praticamente inevitabili licenziamenti.

Sindacati avvertiti all’ultimo minuto

Le commissioni aziendali sono state informate qualche giorno fa. I sindacati sono stati messi al corrente martedì. La direzione intende avvalersi della collaborazione dei rappresentanti del personale per elaborare il piano di ristrutturazione particolareggiato. L’applicazione è prevista fra l’autunno di quest’anno e la primavera 2006.

«Sono profondamente deluso e anche scandalizzato», ha commentato il segretario regionale di Unia, Charles-Henri Rudaz. Il contratto collettivo di lavoro prevede infatti una consultazione preliminare dei sindacati in situazioni simili. «È già la seconda o la terza volta che l’azienda viola questa disposizione informandoci solo qualche minuto prima della stampa».

I sindacati intendono fare tutto il possibile per difendere gli interessi dei salariati e si opporranno a qualsiasi licenziamento. «Se necessario non devono far altro che mettere il personale in pensione anticipata da 55 anni, dato che globalmente l’impresa non è deficitaria», ha osservato Rudaz.

Duro colpo per tutta la regione

Anche il Consiglio di Stato vallesano ha immediatamente reagito alla notizia con un comunicato in cui deplora la perdita d’impieghi nello stabilimento di Sierre. «Era stato annunciato un miglioramento delle prospettive di Sierre», si legge nel comunicato, Ora, Alcan avrebbe preso una decisione che va nella direzione opposta senza informare in anticipo il governo.

Il governo vuole «rimediare ai timori che sono stati sollevati» e «ristabilire la fiducia reciproca». L’esecutivo vallesano è inoltre intenzionato a prendere delle misure d’accompagnamento, soprattutto per quanto riguarda il mercato del lavoro. Spera così di attenuare le conseguenze di questa ristrutturazione.

swissinfo e agenzie

Nell’ottobre 2000, Alcan ha rilevato Algroup (Alusuisse), una delle aziende che hanno fatto la storia industriale svizzera.
Grazie alla fusione, il gruppo canadese è diventato il numero due mondiale dell’alluminio (dietro alla statunitense Alcoa).
Alcan impiega 70’000 persone, di cui 1280 nei suoi stabilimenti in Vallese.
È presente in 55 paesi del mondo.

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