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Alex Frei sospeso per tre partite

Alex Frei interrogato mercoledì alla sede dell'UEFA a Nyon Keystone

L’UEFA ha ritenuto l’attaccante svizzero colpevole di aver sputato contro un giocatore inglese ai campionati europei di calcio in Portogallo.

Nessuna sanzione è stata imposta invece all’Associazione svizzera di football, sospettata di aver mentito sulla vicenda.

Dopo aver esaminato le immagini video ricevute e dopo aver ascoltato diversi testimoni, l’Unione delle associazioni europee di football (UEFA) è giunta alla conclusione che Alex Frei ha effettivamente sputato alla nuca del giocatore inglese Steven Gerrard.

Un fattaccio compiuto durante la partita tra Svizzera e Inghilterra, disputata il 17 giugno a Coimbra e persa per 3 reti a 0 dalla selezione elvetica.

L’istanza di appello dell’UEFA ha deciso di sospendere per tre giornate il calciatore svizzero. La stessa sanzione imposta un mese fa a Francesco Totti.

Ma, a differenza del giocatore italiano, messo subito alle strette da immagini televisive più che evidenti, Alex Frei aveva dapprima negato ogni addebito.

Sentenza moderata

La decisione dell’UEFA si situa a metà strada tra la posizione espressa dall’accusa, che chiedeva cinque giornate di sospensione, e la domanda inoltrata dall’avvocato di Frei, in favore di una sola giornata.

Alex Frei, interrogato mercoledì alla sede di Nyon dell’UEFA, non potrà in pratica venir messo in campo per le prossime due partite della nazionale rossocrociata, dal momento che aveva già dovuto rinunciare all’ultimo incontro giocato dalla Svizzera ai campionati europei.

L’UEFA non sembra quindi aver voluto infierire contro il giocatore per aver inizialmente mentito, prima di essere stato confrontato ad immagini televisive schiaccianti.

Nessuna sanzione contro l’ASF

L’istanza di appello non ha, d’altra parte, costatato nessuna infrazione da parte dell’Associazione svizzera di football (ASF), i cui dirigenti sono sospettati di essere stati a conoscenza del gesto di Frei.

Un’ipotesi rilanciata mercoledì dalla televisione svizzero-tedesca SF DRS, nel corso di un’intervista a Peter Limacher della commissione disciplinare dell’UEFA. Secondo Limacher, Frei avrebbe ammesso di aver informato, dall’inizio della vicenda, i dirigenti dell’ASF.

In un comunicato diffuso giovedì, l’ASF “prende nota con soddisfazione del fatto che l’UEFA non ha costatato nessuna infrazione da sottoporre ad una sanzione disciplinare nei suoi confronti”.

L’ASF ricorda comunque che un’inchiesta interna, condotta da Ulrich Fässler, è attualmente in corso. E intende attendere i risultati di questa inchiesta, prima di prendere posizione sull’atteggiamento tenuto dai suoi collaboratori nell’ambito del caso Frei.

Un vicenda penosa

Il caso Frei era venuto alla luce il 18 giugno, appena pochi giorni dopo la decisione dell’UEFA di sospendere per tre giornate il giocatore italiano Francesco Totti, colpevole di aver sputato in faccia al danese Christian Poulsen.

Ad attirare l’attenzione sullo sputo di Frei era stata la televisione pubblica tedesca ZDF. Le immagini diffuse dal secondo canale tedesco lasciavano supporre un gesto simile da parte del calciatore svizzero, senza tuttavia apportare una prova lampante.

Il giorno dopo, Alex Frei smentiva pubblicamente: “Non ho sputato contro Gerrard. Gli ho soltanto detto una parolaccia dietro la schiena”.

Da parte sua, l’UEFA decideva comunque di aprire un’inchiesta contro il giocatore della squadra rossocrociata.

Il 20 giugno, Frei veniva assolto dall’UEFA, in mancanza di prove. Ma, poche ore dopo, la televisione svizzero-tedesca SF DRS trasmetteva nuove immagini che dimostravano senza ombra di dubbio lo sputo di Frei.

Polemica tra ASF e televisione svizzera

In Svizzera era subito polemica. La decisione della televisione svizzera di diffondere questa testimonianza schiacciante veniva deplorata da alcuni dirigenti dell’ASF, che continuavano a dichiarare di non sapere nulla dello sputo.

Il 21 giugno, poche ore prima della decisiva partita contro la Francia, Frei veniva così sospeso a titolo provvisorio dall’UEFA.

La selezione elvetica era in subbuglio: l’allenatore Köbi Kuhn e i giocatori decidevano di non concedere più alcuna intervista alla televisione svizzera. Il 23 giugno, la squadra elvetica faceva ritorno a casa.

Finora, i suoi dirigenti hanno sempre negato di essere stati informati da Frei sulla realtà dei fatti. Solo il capo della comunicazione, Pierre Benoit, ha riconosciuto indirettamente di essere stato al corrente dall’inizio.

swissinfo e agenzie

17 giugno: Alex Frei sputa alla nuca del giocatore inglese Steven Gerrard.
18 giugno: dopo i sospetti emersi dalle immagini della televisione tedesca, Frei nega pubblicamente di aver sputato.
20 giugno: mentre Frei viene assolto una prima volta dall’UEFA, nuove immagini televisive diffuse dalla televisione svizzera dimostrano il fattaccio.
15 luglio: Frei viene sospeso per 3 giornate dall’UEFA.

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