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Alinghi immersa nel mare della felicità

Ernesto Bertarelli bacia il trofeo della Coppa America Keystone

Allori per Alinghi: l'imbarcazione svizzera ha vinto per la seconda volta consecutiva la Coppa America conquistando il successo, alla settima regata, sul filo di lana.

E già lo sguardo è rivolto al 2009, quando probabilmente si disputerà la 33esima edizione. Ma qualche nube potrebbe oscurare il cielo. Da Valencia giungono voci di un esodo dell’equipaggio di Alinghi.

Fiumi di immensa gioia fluiscono intanto nel mare di Valencia. Ernesto Bertarelli e la squadra di Alinghi sono entrati nella storia vincendo per la seconda volta consecutiva la Coppa America, giunta alla 32 esima edizione. Solo gli Stati Uniti nel 1870 e la Nuova Zelanda nel 2000, erano riusciuti a conservare il titolo iridato.

Il grande sogno di Ernesto Bertarelli e dei suoi 17 marinai si è dunque avverato dopo giornate di competizioni molto intense e molto combattute. Soprattutto la settima e ultima regata, vinta con un solo secondo di vantaggio. Una vittoria sofferta e pertanto molto apprezzata. E, sopratutto, una vittoria che ha permesso ad Alinghi di celebrare un trionfo.

In sette anni Alinghi ha vinto la sua scommessa: riuscire non solo a salire le scale dell’Olimpo della vela, ma a restare sul gradino più alto. Partito da quasi nulla nel 2000, Ernesto Bertarelli – che indossa i colori della Società nautica di Ginevra – ha conquistato due volte il sospirato trofeo.

Quel piccolo secondo che scrive la storia

A passare alla storia, anche il piccolo secondo che ha separato le due imbarcazioni, perché è il più piccolo scarto mai registrato nei 156 anni della Coppa America.

Prima di questo nuovo record, lo scarto pìù piccolo – tre secondi – era stato registrato nel 1992, nel corso della 28esima edizione in cui si erano affrontate l’imbarcazione americana America3 e quella italiana Il Moro di Venezia.

All’inizio del XX secolo, nel 1901, quando nel quadro della Coppa si sfidavano imbarcazioni di grandezza disuguale e dunque con un diverso conteggio del tempo, due secondi avevano separato le duellanti “Columbia” a “Shamrock II”. Il piccolo secondo dell’edizione 2007, ha dunque un peso d’oro.

“La mia più bella vittoria nella vela”

“Ho il cuore che batte forte – ha dichiarato Bertarelli poco dopo che l’imbarcazione svizzera aveva tagliato il traguardo -. Abbiamo navigato bene, amo questa mia squadra. Amo Valencia. E’ sicuramente la più bella vittoria nella vela della mia vita, perché vincere sul filo dell’ultimo secondo, è semplicemente incredibile”.

“E’ stata molto più dura rispetto ad Auckland. I miei marinari – ha aggiunto Bertarelli – hanno disputato una bella gara. Tutti i marinai della squadra avrebbero dovuto vincere questa regata, anche chi non era a bordo”. A 41 anni il miliardario svizzero può nuovamenente assaporare il gusto del successo.

Commento pieno di fair play da parte di Grant Dalton, direttore del Team New Zealand. “I membri dell’equipaggio hanno condotto delle regate ottime e non sono mai stati così abili. Sono molto fiero di loro, ma Alinghi è stata migliore”.

Un successo che colma di soddisfazione anche Brad Butterworth, il responsabile tattico di Alinghi, che conquista così la sua quarta Coppa e raggiunge, nella storia moderna, l’americano Dennis Conner. Entusiasmo, e non poteva essere altrimenti, anche nelle parole di Ed Baird, il timoniere di Alinghi.

La festa e le prime indiscrezioni

A pochi istanti dal trionfo di Alinghi, la presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey ha inviato all’equipaggio un telegramma di congratulazioni.

“La squadra Alinghi incarna una Svizzera moderna e multiculturale che apre le strade del futuro. E che non teme nello sport, nella ricerca e nell’economia i venti della rude concorrenza mondiale. Noi Svizzere e Svizzeri sappiamo trovare la nostra via non solo nelle montagne, ma anche su oceani lontani”. Anche il ministro dello sport Samuel Schmid si è aggiunto al coro dei complimenti, sottolineando l’exoploit sportivo del paese senza mare.

Intanto ai bordi del Lemano, dove le regate sono state regolarmente seguite da centinaia di persone, la società nautica si prepara alla grande festa di domenica e si appresta ad accogliere l’acquamanile d’argento, il prestigioso trofeo.

Intanto a Valencia corrono insistentemente delle voci secondo cui molti neozelandesi di Alinghi sono pronti a salpare con un altro capitano. I soliti ben informati dicono che verranno accolti da Russel Coutts (a Ginevra per seguire la regata), ex timoniere di Alinghi e ora ai comandi di Oracle, dopo la separazione burrascosa da Bertarelli nel 2003.

swissinfo e agenzie

In sette anni Alinghi ha vinto una scommessa folle: entrare nell’Olimpo della vela e restarvi. E le tappe salienti della marcia trionfante.

Maggio 2000: Il miliardario ginevrino Ernesto Bertarelli, erede di una ricca famiglia, proprietaria di Serono, assume il timoniere neozelandese Russel Coutts e l’architetto navale Rolf Vrolijk

Maggio-giugno 2001: Da “Swiss Challenge”, la sfida svizzera diventa “Alinghi” e nel cantiere navale di Vevey inizia la costruzuione dell’imbarcazione.

19 gennaio 2003: Nella finale della Louis-Vuitton Cup, gli svizzeri battono gli americani di Oracle e diventano gli sfidanti del Team New Zealand.

2 marzo 2003: Il sogno diventa realtà. Alinghi sconfigge 5 a 0 i fieri neozelandesi di “Black Magic”. E diventa la prima squadra europea a conquistare la Coppa America, che torna nel Vecchio continente dopo 152 anni. Una prima, per una paese senza mare come la Svizzera.

26 novembre 2003: Valencia viene scelta come luogo delle regate 2007.

23 giugno 2007: Inizia la prima regata della 32esima Coppa America tra Alinghi, che deve difendere il proprio titolo, e la sfidante Team New Zealand.

3 luglio 2007: Alinghi in vetta all’Olimpo. Vince la Coppa America per la seconda volta imponendosi per 5 a 2. La prossima edizione delle regate probabilmente nel 2009.

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