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Alptransit: l’acqua dei tunnel potrebbe riscaldare 26’000 alloggi

La Svizzera ha 700 gallerie stradali e ferroviarie. L'acqua proveniente da alcune di esse è utilizzata per il riscaldamento a distanza di edifici.

I tunnel di base delle nuove trasversali ferroviarie alpine – San Gottardo e Lötschberg – offrono a questo riguardo un formidabile potenziale.

Le gallerie drenano l’acqua delle montagne che attraversano. Di solito, quest’acqua è canalizzata e riversata all’esterno. Uno spreco: secondo la configurazione geologica, essa può infatti raggiungere i 30 gradi Celsius o anche superarli. Lo sfruttamento di questa energia geotermica nelle vicinanze dei tunnel potrebbe diventare interessante, tanto più che è perfettamente ecologico.

L’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha realizzato nel 1995 uno studio sul potenziale di 600 tunnel e ha constatato che i 15 «più promettenti» potrebbero produrre circa 30’000 kilowatt.

A Trimbach, nel canton Soletta, 150 alloggi sono già ora riscaldati grazie all’acqua della galleria di Hauenstein. Si sono così potute ridurre di 600 tonnellate le emissioni di C02 e di 200 chili quelle di ossido di azoto.

Circa 6700 litri d’acqua calda al minuto escono dal portale sud del tunnel autostradale del San Gottardo, utilizzati per riscaldare il centro di manutenzione di Airolo. Il portale ovest della galleria ferroviaria del Furka fornisce, da parte sua, 5400 litri, che riscaldano una palestra e 177 abitazioni del villaggio vallesano di Oberwald.

A Kaltbrunn (SG), un edificio polivalente, una palestra, impianti della protezione civile e un asilo infantile sono riscaldati con l’acqua che esce dal portale sud del tunnel ferroviario di Ricken. Ciò permette di economizzare 28 tonnellate di nafta da riscaldamento all’anno.

Un potenziale energetico di gran lunga maggiore potrebbero offrire le gallerie di base del Lötschberg e del San Gottardo. Studi finanziati da Confederazione, Cantoni, Comuni e fornitori privati di energia sono in corso per valutare le possibilità di sfruttamento.

I primi risultati mostrano che ciascuno dei quattro portali potrebbe permettere il riscaldamento di almeno 6500 appartamenti. Secondo le stime più ottimistiche si potrebbero alimentare in teoria complessivamente addirittura 120’000 abitazioni, più di quante ce ne siano attualmente vicino ai portali. I lavori di sfruttamento del Lötschberg dovrebbero cominciare nel 2004, quelli del San Gottardo nel 2008.

Altri progetti di utilizzo di questa energia sono allo studio. I Comuni di Bodio e Giornico, per esempio, vorrebbero costruire bagni termali che sfrutterebbero le acque del tunnel di base del San Gottardo.

L’UFE vuole incoraggiare questi progetti. Un aiuto pubblico sarà necessario, poiché la redditività economica non è evidente. Una mozione democristiana firmata da 108 deputati è stata depositata al Consiglio nazionale lo scorso ottobre. Essa chiede al Consiglio federale di favorire l’energia geotermica.


swissinfo e agenzie

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