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Amici dell’Europa e oppositori dell’UE

ASNI e NUMES hanno visioni diametralmente opposte rispetto all'UE Keystone Archive

I membri dell'Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI), hanno intenzione di lanciare un'iniziativa contro l'adesione all'UE.

Sul fronte opposto, i sostenitori dell’UE del Nuovo movimento europeo, chiedono una politica europea più dinamica. Entrambe le organizzazioni si sono riunite sabato a Berna.

L’assemblea dell’ASNI di sabato 6 maggio a Berna è stata visitata da circa 1000 tra partecipanti e membri. Tre i relatori di spicco, invitati in occasione del ventesimo anniversario dalla costituzione dell’ASNI: Klaus von Dohnanyi, ex ministro tedesco della SPD e Primo Borgomastro di Amburgo, l’imprenditore e finanziere Tito Tettamanti, nonché il professor Franz Jaeger dell’Università di San Gallo.

Sì al miliardo per l’Europa

La capitale riuniva anche i rappresentanti del campo opposto, appartenenti al Nuovo movimento europeo Svizzera (NUMES). Durante l’assemblea dell’associazione, la deputata bernese Christa Markwalder è stata eletta alla presidenza. I membri dell’associazione hanno deciso di impegnarsi attivamente in favore del contributo di un miliardo di franchi all’UE.

Contro l’aiuto miliardario, previsto dalla legge sulla cooperazione con gli stati dell’Europa dell’est votata in marzo dal parlamento, hanno lanciato invece un referendum la Lega dei ticinesi, i Democratici svizzeri, l’UDC e l’Unione dei contribuenti (Bund der Steuerzahler, BDS). Secondo NUMES il miliardo di franchi è invece un contributo importante e ragionevole al futuro sviluppo dell’Unione europea e contano di combattere il referendum.

Una ventennale battaglia contro l’adesione

L’assemblea dell’ASNI ha approvato una risoluzione e ha dato il nulla osta al comitato direttivo per l’elaborazione di un’iniziativa popolare volta a impedire che in futuro il Consiglio federale sigli accordi che inseriscano il nostro paese istituzionalmente in organizzazioni internazionali e che obblighino la Svizzera a recepire il diritto di seguito.

L’ASNI esige la rinuncia a ulteriori missioni militari svizzere all’estero nonché la cessazione della “pretestuosa missione costosa e insensata Swisscoy” nel Kosovo.

Secondo il dott. Klaus von Dohnanyi, la Svizzera deve, in quando fulcro geografico europeo e microcosmo della storia europea, rispondere alla domanda: come preserviamo, vista l’integrazione europea, la nostra peculiarità, senza danneggiare i nostri interessi economici?

Obiettivo raggiunto

Dal suo punto di vista di imprenditore, Tito Tettamanti si espresso per un deciso No a un’adesione all’UE. Chi come svizzero vuole aderire all’UE tormentata dalle crisi – all’UE dei regolamenti, delle imposte elevate e dell’impotenza – vive in un mondo surreale, ha detto.

I tre padri fondatori dell’UE, il francese Robert Schumann, il tedesco Konrad Adenauer e l’italiano de Gasperi, hanno perseguito con la richiesta “mai più guerra” un lodevole ideale. “Ma il mondo cambia e ognuno sa che l’obiettivo è stato raggiunto. La Francia e la Germania non imbracceranno più le armi l’una contro l’altra.”

swissinfo e agenzie

L’Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) è stata fondata nel 1986. Tra i membri fondatori anche l’attuale ministro di giustizia Christoph Blocher, considerato il padre di questa organizzazione.

L’ASNI conta attualmente 34 000 membri. Si batte per una Svizzera “indipendente, neutrale e la sicurezza della Confederazione elvetica”, e si batte anche contro “l’attivismo e gli impegni internazionali inutili”.

Il Nuovo movimento europeo Svizzera (Numes) è nato nel 1998 dalla fusione di diverse organizzazioni pro-europee. Conta 5000 membri.

Favorevole ad un’adesione rapida all’UE, il Numes informa la popolazione su temi riguardanti l’integrazione europea e coordina le attività dei parlamentari europeisti.

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