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Anche il rischio di ricovero in ospedale dovrebbe essere contemplato nella LAMal

Oltre a criteri quali età e sesso, bisogna tener conto anche del rischio di finire all'ospedale Keystone

Lo sostiene uno dei tre studi realizzati dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), che analizzano le misure da adottare, in particolare in materia di compensazione dei rischi e di assicurazioni complementari.

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 giugno 2000

Uno dei documenti esamina gli effetti di un'eventuale riforma del sistema di compensazione dei rischi, ritenuta indispensabile, che dovrebbe venir ancorata definitivamente nella legge, secondo l'UFAS.

L'attuale formula di calcolo dei versamenti di compensazione agli assicurati è insufficiente. Nel rapporto sono stati studiati 22 modelli, sulla base di dati forniti da undici assicuratori nel periodo 1995-1998, relativi ai cantoni di Vaud e Zurigo.

Gli autori dello studio concludono che in futuro, oltre ai fattori di rischio attualmente considerati (età, sesso, cantone), bisognerà tener conto anche del rischio di ricovero in ospedale. Propongono quindi di introdurre un pool di rischi elevati, finanziato con entrate fiscali, in cui le casse malattia potranno trasferire gli assicurati più costosi.

Il secondo rapporto esamina la questione delle assicurazioni complementari, che da quattro anni sono separate da quella di base, anche se gli utenti vedono le due assicurazioni come un unico pacchetto. La ricerca valuta in modo critico gli effetti ottenuti dalla LAMal rispetto a quanto essa perseguiva, ossia contenere i costi nel settore sanitario utilizzando sempre più meccanismi dell'economia di mercato.

Trascorsi quattro anni dall'introduzione delle legge, i principali interessati tentano ancora di trasferire i costi su altri partecipanti al mercato (o responsabili della copertura dei costi), piuttosto che impiegare in maniera mirata i mezzi a disposizione.

Secondo gli autori dello studio, è necessario agire nell'ambito del finanziamento degli ospedali. La seconda revisione parziale dalla LAMal propone un nuovo regime che, orientato in particolare verso le prestazioni, dovrebbe rafforzare la concorrenza e rispondere alle lacune messe in evidenza dalla ricerca.

Il terzo studio è stato alaborato dall'Ufficio federale di statistica: da esso emerge che i costi dell'assicurazione malattia dipendono sempre più dalle prestazioni. La tendenza si spiega con l'ampliamento contenuto nell'assicurazione di base. D'altra parte, mentre il prezzo delle medicine è in calo dal 1996, il volume dei medicinali prescritti è in aumento.

L'analisi mostra anche che più alta è la densità di medici, più alti risultano i premi. L'introduzione della franchigia a opzione ha permesso risparmi fino al 40
ei premi. Gli autori del rapporto si interrogano tuttavia sulla distorsione del principio di solidarietà che può derivarne.

Sul piano globale invitano ad una grande prudenza nelle conclusioni da trarre dall'analisti statistica (1994-1998), le cui basi sono ancora lacunose. Rammentano che la nuova legislazione in vigore dal 1996 è ancora ben lontana dall'aver mostrato i suoi effetti in tutta la loro ampiezza.

swissinfo e agenzie

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