Anche un po' di Svizzera in Giappone
Il ministro degli esteri, Joseph Deiss, compie una visita di due giorni nel Paese del sol levante, il principale partner asiatico della Svizzera.
Diretto in Indonesia per partecipare ad una conferenza internazionale sulla cooperazione allo sviluppo, Joseph Deiss ha fatto scalo a Tokio, dove si è incontrato con il premier nipponico, Junichiro Koizumi. Al centro delle discussioni, l'aiuto allo sviluppo, un dossier nel quale le posizioni dei due paesi convergono in diversi punti.
"Svizzera e Giappone hanno interessi comuni in ambito di cooperazione allo sviluppo, come dimostra l'esempio dell'Afghanistan", ha sottolineato il consigliere federale. "Il governo nipponico è intervenuto massicciamente in Afghanistan, dove anche l'impegno della Confederazione è molto presente".
Il Giappone, primo paese donatore a livello mondiale, s'interessa molto da vicino alla politica umanitaria seguita dalla Svizzera. Recentemente le autorità nipponiche hanno d'altronde inviato una delegazione di esperti a Berna, incaricata di studiare i programmi di aiuto allo sviluppo realizzati dalla Confederazione nei paesi più poveri del pianeta.
"L'aiuto umanitario elvetico si basa sugli stessi principi di quello nipponico", aggiunge Joseph Deiss. "Anche la Svizzera persegue infatti obbiettivi umanitari e non politici". In quest'ambito vi è quindi la possibilità di rafforzare ulteriormente la collaborazione tra i due paesi.
Ottimi rapporti, ma incontri rari
Nonostante le ottime relazioni, la presenza del ministro elvetico dell'economia a Tokio rappresenta un fatto alquanto raro. L'ultima visita di un consigliere federale in Giappone, quella dell'ex-capo della diplomazia svizzera Flavio Cotti, risale infatti al 1997.
Deiss ha inoltre in programma incontri con i ministri nipponici degli esteri e delle finanze, dedicati alle misure di collaborazione in materia di fiscalità, commercio e lotta al terrorismo.
Il mito di Heidi
L'immagine della Svizzera in Giappone rimane ancora oggi legata principalmente al grande successo di Heidi, l'eroina della narratrice Johanna Spyri, sempre presente nelle librerie nipponiche. Le descrizioni dei paesaggi svizzeri e della vita alpestre continuano a far sognare intere generazioni di scolari giapponesi.
La storia di Heidi è diventata il soggetto di uno dei cartoni animati nipponici di maggior successo, realizzato una decina di anni fa e ritrasmesso regolarmente in tutto il paese. Il primo viaggio in Europa di moltissimi giapponesi prevede anche oggi una tappa in Svizzera, oltre che nelle principali capitali del Vecchio continente.
Ma oltre ad Heidi, l'immagine elvetica nel Paese del sol levante è legata chiaramente anche alla sua piazza finanziaria che attira numerosi investitori giapponesi. A Ginevra e a Zurigo, le principali aziende nipponiche fanno confluire e gestiscono gli utili realizzati dalle loro filiali in Europa.
Georges Baumgartner, Tokio

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