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Ancora in fuga con 10 milioni

La sicurezza dei trasporti di denaro dipende anche dall'onestà di chi li effettua Keystone Archive

Sono sempre senza esito le ricerche del portavalori che venerdì, con l'aiuto di un complice, ha preso il largo con 10 milioni di franchi.

Finora è stato ritrovato solo l’auto usata per la fuga dell’impiegato della Zèrny, una ditta portavalori del canton Argovia. Gli inquirenti sembrano però sospettare anche dell’autista del veicolo alleggerito del denaro: l’uomo è stato infatti posto in detenzione preventiva.

La polizia informa con il contagocce per non pregiudicare la vasta azione di ricerca volta a trovare i responsabili del furto con il bottino più consistente dai tempi della rapina della Fraumünsterpost di Zurigo, nel settembre 1997.

Sicuramente implicato nel colpo è uno svizzero di 38 anni che venerdì mattina aveva la responsabilità di un trasferimento di denaro da Aarau alla banca nazionale di Zurigo, effettuato con un collega di 55 anni in un furgone blindato della società Zürny.

Giunto all’altezza di Neuenhof (AG), il 38enne ha fatto credere di aver ricevuto un nuovo incarico: ha perciò intimato all’autista di lasciare l’autostrada per poi raggiungere un vicino parcheggio. Lì è uscito e ha caricato due casse con banconote per dieci milioni di franchi su un veicolo a noleggio che già si trovava sul posto e nel quale attendeva un complice, una persona per il momento non ancora identificata. Quindi ha detto all’autista di proseguire il viaggio verso Zurigo e si è allontanato. Il raggiro è venuto alla luce solo quando il furgone è giunto nella città della Limmat.

L’auto usata dai due ladri è stata ritrovata abbandonata in un parcheggio davanti ad un cimitero di Baden: all’interno si trovavano i due contenitori delle banconote, vuoti. L’autista, che in un primo tempo sembrava estraneo al colpo, è stato nel frattempo arrestato: gli inquirenti non sono evidentemente convinti della sua versione dei fatti.

swissinfo e agenzie

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