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Ancora sconosciute le cause del fatale incidente

È stata ordinata una perizia tecnica completa del veicolo Keystone

La polizia ha cominciato le prime audizioni dei superstiti dell’incidente stradale che domenica in Vallese ha causato 12 morti e 15 feriti.

Le cause della caduta del pullman in un burrone rimangono per il momento sconosciute. Si tratta del più grave incidente stradale da 25 anni a questa parte.

La vacanza si è trasformata in dramma per le 27 persone (24 passeggeri, due autisti e una hostess) che si trovavano a bordo di un torpedone uscito di strada domenica lungo i tornanti che conducono alla galleria del Gran San Bernardo, in Vallese.

Dodici persone – sei donne, cinque uomini e un adolescente di 15 anni – hanno perso la vita nell’incidente. Stando al bilancio fornito dalla polizia cantonale vallesana, le altre 15 persone sono rimaste ferite, quattro delle quali in modo grave.

Un’inchiesta penale è stata aperta per determinare le cause esatte dell’incidente.

12 morti e 15 feriti

Il lavoro dei circa 200 soccorritori è stato reso estremamente difficile dalle condizioni meteorologiche e della topografia. Per raggiungere il torpedone, hanno infatti dovuto scendere in cordata.

Un elicottero della Air Glacier, intervenuto per evacuare i feriti, ha dovuto sospendere le operazione a causa della nebbia e della neve.

L’autobus, diretto a Savona, in Liguria, dove i turisti svizzeri avrebbero dovuto imbarcarsi per una crociera, è uscito fuori strada tra Orsières e Liddes verso le 10.00 di domenica. Dopo essersi capovolto più volte lungo un pendio di una sessantina di metri, il pullmann è precipitato da un burrone alto circa 150 metri, schiantandosi nel letto di un torrente.

La maggior parte dei 27 occupanti è stata sbalzata fuori dal veicolo, ma alcuni passeggeri sono rimasti intrappolati fra le lamiere. I feriti sono stati trasportati agli ospedali di Martigny e di Sion e i corpi delle vittime a Sion, per l’identificazione formale. Nel capoluogo vallesano verrà pure allestita la camera ardente.

Aperta un’inchiesta

Per chiarire le cause della sciagura – per il momento ancora sconosciute – è stata aperta un’inchiesta penale. Secondo il giudice istruttore Dominique Lovey, intervistato lunedì dalla Radio svizzero romanda, non è possibile imputarle d’ufficio al maltempo.

«Pur essendo bagnato, il fondo stradale non era innevato. L’autobus circolava in salita, quindi non può essere scivolato», ha affermato.

Le ricerche sono inoltre indirizzate sullo stato del veicolo, il cui recupero si profila complicato e del quale è in corso una perizia tecnica completa. Secondo Manuel Ruchti, presidente dell’agenzia di viaggi bernese Marti SA, alla quale apparteneva il torpedone, l’autobus era quasi nuovo: immatricolato nell’estate del 2004, non aveva percorso più di 50’000 chilometri.

Lunedì mattina è cominciata l’audizione dei superstiti, che potranno fornire la loro versione sul dramma. Anche l’addetto alla manutenzione stradale che ha dato l’allarme potrà aiutare il magistrato a far luce sull’accaduto.

È inoltre stata ordinata un’autopsia sul corpo dell’autista del pullman – anch’egli fra le vittime dell’incidente – per determinare il suo stato di salute al momento in cui si è messo alla guida del veicolo.

Ogni testimone oculare dell’accaduto è invitato ad annunciarsi presso la polizia.

Dal Giappone, dove si trova in visita ufficiale, il presidente della Confederazione Samuel Schmid ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e ha ringraziato i soccorritori.

swissinfo e agenzie

L’agenzia di viaggi bernese Marti, a cui apparteneva il torpedone, ha aperto una linea telefonica d’emergenza al numero (0041) 044 655 12 12.
Una hotline è stata instaurata anche dalla polizia cantonale vallesana allo 0800 112 117.

L’autobus della Marti Reisen era partito domenica mattina da Kallnach, nel canton Berna, ed era diretto a Savona, in Liguria.

Nella regione di Berna, di Losanna e di Martigny erano saliti a bordo altri passeggeri.

Complessivamente sul torpedone si trovavano 24 passeggeri, due autisti e una hostess.

Si tratta del più grave incidente d’autobus avvenuto in Svizzera dal 1982, quando persero la vita 32 persone che si trovavano a bordo di un torpedone tedesco venne travolto da un treno a Pfäffikon, nel canton Zurigo.

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