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Anti-globalizzatori a New York

I dimostranti sfilano pacifici nelle vie di Manhattan. swiss-image.ch/Marcel Bieri

Migliaia di manifestanti hanno sfilato pacificamente sabato per le vie di Manhattan per protestare contro il Forum economico. Fra loro anche degli svizzeri.

Dopo la pioggia, sabato New York ha ritrovato il sole. È il terzo giorno del Forum economico che riunisce più di tremila pezzi grossi dell’economia internazionale. Ma è anche il giorno dell’opposizione.

Alle nove i primi manifestanti si allineano lungo le barriere, disposte dalla polizia, davanti al Waldorf-Astoria, l’albergo che ospita il convegno economico. Si alzano i primi slogan nell’aria della metropoli. Guerra in Afghanistan, la politica israeliana, le ingiustizie sociali del pianeta: gli striscioni manifestano il disappunto dei militanti in piazza.

Un esercito di poliziotti

“Noi siamo qui per affermare che il Forum non è quella cosa bella e buona, come sostengono i partecipanti. Piuttosto è la cosa più abominevole e tragica di questo mondo”. Spiega uno degli organizzatori, John Baker, membro di un gruppo nominato ANSWER.

Di fronte ai manifestanti è dispiegato un vero proprio esercito di poliziotti intorno all’albergo. A piedi, a cavallo, in moto, in bicicletta: gli agenti sono onnipresenti. Delle barriere deviano i manifestanti, molte strade sono completamente sbarrate. Impossibile avvicinarsi al Waldorf-Astoria senza tesserino.

Non solo protesta

Più avanti, ai margini del Central Park, si scorge un altro crocchio di dimostranti. Sono forse 2’000, molti agitano delle grosse marionette. Da un megafono si sentono gli argomenti: “Non siamo contro la globalizzazione, ma siamo contro uno sviluppo che favorisce esclusivamente alcune ditte. Vogliamo una globalizzazione a favore di tutti”.

Fra la folla scorgiamo Elisabeth, una ventenne svizzera che studia a New York: “Non credo sia giusto che le maggiori multinazionali abbiano il potere di decidere tanto sul destino della gente. Io sono contenta di essere qui a dimostrare, proprio perché normalmente questo Forum è in Svizzera, a Davos”.

Delegazione elvetica

Lei non è la sola. Alcuni sono venuti espressamente dalla Svizzera, per manifestare ai piedi del Waldorf-Astoria. Come Detti Bohner, di Berna, membro della Coordinazione Anti-OMC: “Siamo un manipolo di convinti avversari, è questo che ci ha spinto a venire fin qui”.

Il corteo – composto da 8’000 persone, secondo gli organizzatori, 2’000 per la polizia – continua la sua marcia pacifica attraverso Manhattan, fra i blocchi e le deviazioni imposte dalla polizia. A sera la massa si è dispersa. Nella New York del dopo 11 settembre, non si vedono violenze, i danni sono contenuti. Le opinioni però sono state espresse.

Pierre Gobet, inviato speciale New York

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