Appendice ginevrina per le indagini sulla vicenda Elf-Dumas
La vicenda dei finanziamenti occulti che coinvolge l'ex-ministro degli esteri francese Roland Dumas avrà un'appendice ginevrina. Lo ha detto il giudice istruttore ginevrino Paul Perraudin, riferendosi alle attività che Alfred Sirven - arrestato venerdì nelle Filippine dopo tre anni di latitanza - ha svolto a Ginevra.
Sirven ha diretto a Ginevra la società «Elf Aquitaine International», filiale al 100 per cento del gruppo Elf. La giustizia francese sospetta la società ginevrina di aver versato salari fittizi a molte personalità tra cui Christine Deviers-Joncour, ex-amante di Dumas. Oltre 250 milioni di franchi sarebbero passati attraverso conti bancari cifrati svizzeri.
In Svizzera Sirven è sospettato di riciclaggio dopo l’apertura di un’inchiesta a suo carico da parte del procuratore del Canton Ginevra Bernard Bertossa. I giudici ginevrini dovrebbero interrogarlo anche in relazione alla detenzione di un passaporto intestato a Robert Lapierre utilizzato come documento falso.
La lunga permanenza dell’ex direttore finanziario a Ginevra gli aveva permesso di ottenere un permesso di soggiorno che è decaduto nel 1999. Dal 1997, tuttavia, Sirven non ha più risieduto nella città sul Lemano.
La giustizia del cantone romando non chiederà l’estradizione alle Filippine per non intralciare la richiesta francese, ha spiegato Perraudin. «È normale che il paese dove si trova il centro di gravità della vicenda debba ottenere prioritariamente l’estradizione». In seguito, ha proseguito, «la giustizia ginevrina potrà sentire Alfred Sirven nel quadro della collaborazione giudiziaria internazionale».
Alfred Sirven, ex-numero due del gigante petrolifero Elf, è sospettato di essere l’uomo che dirigeva il flusso di milioni di tangenti finito nelle tasche di politici e faccendieri e figura tra gli imputati del processo in corso a Parigi contro l’ex-ministro degli Esteri socialista Roland Dumas e la sua ex-amante Christine Deviers-Joncour.
swissinfo e agenzie
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