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Asilo: pragmatismo meglio di populismo

Sul tema dell'asilo si voterà il prossimo 24 novembre. Keystone

La ministra di giustizia e polizia chiede al popolo di rifiutare l'iniziativa dell'Unione democratica di centro (UDC) "contro gli abusi in materia d'asilo".

Ruth Metzler ha definito “illusorie” le proposte del partito di Blocher.

«Vogliamo combattere gli abusi, ma per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di soluzioni pragmatiche», ha dichiarato martedì la consigliera federale, in occasione del lancio della campagna del governo per la votazione del 24 novembre.

Polvere negli occhi

I veri rimedi sono contenuti nella revisione parziale della legge sull’asilo, mentre l’UDC «getta solo polvere negli occhi», ha affermato la Metzler nel corso di una conferenza stampa.

Secondo l’iniziativa UDC, le richieste d’asilo presentate da persone giunte in Svizzera da nazioni considerate sicure non dovrebbero nemmeno essere esaminate. Ma la proposta non risolve nulla.

Gli «asilanti», ha puntualizzato la Metzler, possono infatti essere respinti verso un altro Stato solo con l’accordo di quest’ultimo: nel caso contrario rimarrebbero in Svizzera.

Molto meglio quindi definire una regolamentazione con i paesi terzi che renda possibile i rimpatri.

Proposte impraticabili

Il 95% circa dei richiedenti l’asilo giungono in Svizzera via terra e per forza di cose attraversano Stati sicuri. Alle frontiere elvetiche non ci sono infatti nazioni «insicure».

Ma come può la Svizzera chiedere alle nazioni confinanti di riprendersi gli «asilanti» quando lei stessa non è disposta a fare altrettanto? La regolamentazione del «terzo stato» proposta dall’UDC è di conseguenza impraticabile.

Rifiutati anche i “veri” rifugiati

È peraltro contraria alla tradizione umanitaria elvetica, perché costringerebbe le autorità a non entrare nel merito di richieste presentate da persone che sono effettivamente perseguitate nei loro paesi d’origine.

L’UDC, nell’intento di contenere i costi, propone anche una riduzione degli aiuti sociali a favore dei richiedenti l’asilo.

Ma la Metzler si è detta contraria all’uniformazione delle prestazioni, che «provocherebbe il trasferimento di competenze dai cantoni alla Confederazione e causerebbe non risparmi, ma maggiori spese dell’ordine di 80-100 milioni di franchi».

La revisione della legge sull’asilo prevede invece un nuovo sistema di finanziamento che incita i cantoni ad accelerare l’applicazione delle decisioni di rimpatrio.

È questa, secondo la consigliera federale, la migliore soluzione per ridurre le spese.

swissinfo e agenzie

Situazione attuale (settembre 2002):

domande d’asilo 2’531;
casi trattati 2’573;
espulsioni o partenze 1’486;
totale richiedenti d’asilo 40’829;
rifugiati riconosciuti 26’185.

Un elemento centrale dell’iniziativa dell’UDC è il principio dello Stato terzo.

Il testo dell’iniziativa chiede che le autorità svizzere non entrino in materia se la domanda d’asilo è presentata da una persona che prima di giungere nel paese sia transitata da uno Stato ritenuto sicuro.

La proposta è giudicata “fumo negli occhi” dalla consigliera federale Ruth Metzler. Gli “asilanti” possono essere respinti verso un altro Stato soltanto con l’accordo di quest’ultimo.

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