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Babyshake: condannato l’alpinista Loretan

Erhard Loretan, una battaglia contro i pericoli del babyshake Keystone

Quattro mesi con la condizionale: è questa la condanna inflitta all'alpinista Erhard Loretan per la morte del figlio di sette mesi.

L’omicidio per negligenza avvenne nel dicembre 2001. Il neonato morì dopo essere stato violentemente scosso.

Il tribunale penale della Gruyère ha condannato, martedì sera a Bulle, a quattro mesi di detenzione con la condizionale per omicidio colposo Erhard Loretan, uno dei nove alpinisti che hanno scalato tutte e quattordici le vette himalayane alte più di 8.000 metri.

Il 23 dicembre 2001, il noto alpinista aveva scosso il figlioletto di sette mesi perché piangeva troppo. Il bimbo era deceduto all’indomani in seguito alle lesioni cerebrali subite.

Il pubblico ministero aveva chiesto dieci mesi con la condizionale, la difesa l’esenzione dalla pena o una condanna simbolica.

«La pena che mi infliggete non è veramente importante rispetto a quello che subirò sino alla fine dei miei giorni», ha dichiarato Loretan, la voce strozzata dall’emozione, ai giudici prima che si ritirassero per deliberare.

Nella sua requisitoria, la procuratrice Anne Colliard ha detto di «far fatica a capire come una persona che spesso si è vista confrontata a tu per tu con la morte possa perdere la testa a causa del pianto di un essere così piccolo».

Il bambino – ha ricordato – era tanto più fragile essendo nato prematuro, avendo sofferto di meningite e avendo subito un’operazione.

Sensibilizzare l’opinione pubblica

La vicenda aveva suscitato grande eco in Svizzera dopo che il padre – alpinista di fama mondiale – aveva deciso di rendere pubblico il caso, a scopo di prevenzione.

Dagli studi fatti era così emerso che ogni mese un bambino viene scosso dai genitori in modo tale da subire lesioni gravi, spesso irreversibili.

Loretan, accusato di omicidio per negligenza, aveva ammesso di aver scosso il figlio per farlo smettere di piangere. L’alpinista aveva dichiarato alla polizia di averlo poi rimesso a letto. Il bambino aveva smesso subito di piangere.

Insospettito, Loretan aveva chiamato l’ambulanza. Nonostante il pronto intervento dei medici, il bambino era deceduto il 24 dicembre del 2001.

Erhard Loretan, noto soprattutto per essere stato il terzo uomo a conquistare tutti i quottordici 8.000 himalayani.

Il suo avvocato, Bruno Charrière, ha spiegato che Loretan ha voluto sfruttare il processo per sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno drammatico, ma poco conosciuto.

“Adesso che c’è stato il verdetto”, dichiara il legale, “Loretan vuole avvalersi della sua fama per rendere attenti tutti sui pericoli derivanti dallo scuotere un bambino”.

Una percentuale alta

In base ad uno studio effettuato dall’ospedale pediatrico di Zurigo, un bambino al mese soffre dei postumi di questa sindrome. Quasi sempre i genitori non si rendono conto delle conseguenze del loro gesto.

Basta scuotere un bambino per pochi secondi per causargli gravi menomazioni, spiega Ulrich Lips, autore dello studio e responsabile dell’unità di protezione del bambino all’ospedale di Zurigo.

“Tutti sanno che non si dovrebbe scuotere un bambino”, dice Lips a swissinfo, “ma pochi sono al corrente delle conseguenze a lungo termine che un simile atteggiamento può provocare”.

I casi più frequenti avvengono quando un bambino piange ininterrottamente. “Un bambino che continua a piangere è una fonte di stress per i genitori, soprattutto per i più giovani”, dichiara Ulrich Lips.

Danni irrevocabili

Secondo Lips, la maggior parte dei bambini che sono stati scossi soffrono di menomazioni a lungo termine. “Solo il 20% di questi bambini se la cava senza alcun problema neurologico” dice Lips.

“La maggior parte presenta lesioni cerebrali permanenti o malattie come l’epilessia o lo strabismo”. Nei casi peggiori, quando le lesioni cerebrali sono troppo grandi, il bambino muore.

Per proteggere bambini e neonati bisogna informare il pubblico. Secondo Ulrich Lips la campagna lanciata nel 1997 non è stata abbastanza efficace e non ha contribuito a far diminuire sensibilmente il numero di casi.

“Dobbiamo porre fine, in generale, agli abusi contro i bambini e lanciare una vasta campagna contro la sindrome del bambino scosso, per mettere in guardia l’opinione pubblica dalle tragiche conseguenze di questi gesti”.

swissinfo e agenzie

In Svizzera si registrano 30 casi di bambini scossi all’anno
Fra il 10 e il 20% dei bambini colpiti, muore
Il 75% ha conseguenze per tutta la vita

Erhard Loretan è uno dei nove alpinisti che hanno scalato tutte e 14 le vette himalayane con più di 8’000 metri.

E’ stato anche il primo a scalare la cima più alta dell’Antartide. Loretan è abituato ad esperienze estreme, nelle montagne.

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