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Bilaterali bis, l’appoggio di Berlino

Micheline Calmy-Rey e sullo sfondo Joschka Fischer Keystone

La Germania appoggia una rapida conclusione dei negoziati bilaterali bis tra Svizzera ed Unione europea.

È il risultato della vista di martedì a Berlino della ministra svizzera degli esteri Micheline Calmy-Rey al suo omologo tedesco Joschka Fischer.

La responsabile della politica estera elvetica e il numero uno del ministero tedesco degli esteri hanno avuto un incontro di circa 50 minuti.

Oltre al sostegno per la conclusione dei negoziati bilaterali bis, la consigliera federale Micheline Calmy-Rey, ed il ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer hanno manifestato la reciproca intenzione a trovare un «compromesso equo» per quanto concerne l’accordo aereo.

I temi dell’incontro

La visita a Berlino della consigliera federale Micheline Calmy-Rey fa parte di una serie di viaggi in Europa, per discutere i punti irrisolti dei bilaterali bis. La Svizzera vorrebbe infatti concludere il secondo ciclo di negoziati con l’Unione europea (Ue) entro la fine dell’anno.

Il ministro degli esteri tedesco si è detto disponibile ad impegnarsi affinché gli ultimi problemi in merito alla seconda tornata degli accordi bilaterali siano risolti al più presto.

La numero uno della diplomazia elvetica ha inoltre informato il suo omologo tedesco sulle trattative informali in corso in Giordania per risolvere il conflitto in Medio Oriente.

Fischer ha lodato l’impegno in politica estera della Confederazione: “La Svizzera si è dimostrata partner affidabile anche nella ricostruzione in Afghanistan”, ha dichiarato Fischer.

Il contenzioso di Kloten

“Il tema dell’intesa relativa allo scalo di Zurigo-Kloten è stato affrontato solo rapidamente”, ha reso noto il portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Simon Hubacher.

“Svizzera e Germania – ha indicato Fischer – hanno tutto l’interesse a fare in modo che le loro ottime relazioni proseguano senza difficoltà”.

«Vogliamo trovare assieme alla Germania una soluzione politica», gli ha fatto eco la consigliera federale.

“Dei prossimi passi dovranno occuparsene i ministri dei trasporti dei due Paesi. Ad ogni modo i due governi sperano di trovare un «compromesso giusto» che regoli la questione dei decolli e degli atterraggi all’aeroporto di Kloten”, ha concluso il ministro tedesco degli esteri.

Il tempo, però, stringe. Le nuove misure unilaterali tedesche, che impongono rotte alternative d’avvicinamento allo scalo di Zurigo-Kloten, entrano in vigore il 30 ottobre.

swissinfo e agenzie

Dopo Vienna e Roma, la numero uno della diplomazia elvetica Micheline Calmy-Rey ha fatto tappa a Berlino, per incontrare l’omologo tedesco Joschka Fischer.

Discutere i punti irrisolti dei negoziati bilaterali bis, che Berna vorrebbe concludere entro fine anno lo scopo del viaggio.

Scambio di vedute sull’impegno elvetico di ridare slancio in Medio Oriente.

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