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scritta eth zurich

Oggi in Svizzera

Care svizzere all'estero, cari svizzeri all'estero,

Avete già bevuto l'australiano Panfolds Koonunga Hill Chardonnay? Oppure preferite altre uve? Leggete qua sotto per capire come mai parlo proprio di questo vino.

Per quanto mi riguarda, aspetto con impazienza i vini elvetici del 2021: dicono che sarà una buona annata, nonostante il maltempo che ha caratterizzato l'estate. 

Buona lettura.

scritta eth zurich
© Keystone / Walter Bieri

Il politecnico federale di Zurigo (ETHZ) è anche quest’anno la migliore alta scuola dell’Europa continentale. A dirlo è l’ultima classifica pubblicata giovedì dalla rivista specializzata “Times Higher Education” (THE), che stila una lista dei 200 migliori atenei al mondo

L’ETHZ perde un posto in classifica e passa dal 14esimo al 15esimo posto, mentre migliora il prestigio del Politecnico di Losanna (EPFL), che guadagna tre posti e si piazza al 40esimo rango.

Nella top 200 si trovano altri cinque istituti elvetici: Università di Zurigo al 75esimo posto (+2 ranghi), Università di Berna al 101esimo (-8), Università di Basilea al 103esimo (+9) e Università di Ginevra al 197esimo (+48). Al primo posto in classifica si trova, per il sesto anno consecutivo, l’Università di Oxford (Gran Bretagna), seguita, a pari merito, dagli statunitensi California Institute of Technology e dall’Università di Harvard-

Nel 2020 diversi atenei hanno guadagnato posti in classifica grazie alle loro ricerche sul coronavirus, osserva il THE in una nota. La classifica, stilata in base a 13 indicatori, prende in considerazione 1’662 istituzioni presenti in 99 Paesi e, stando al settimanale, è la più completa e ampia al mondo

pannello de la posta
Keystone / Elia Bianchi

La Posta svizzera ha pubblicato giovedì il codice sorgente del suo progetto di voto elettronico. Lo scopo è quello di far testare il sistema da esperti di tutto il mondo, che potranno in seguito presentare i loro suggerimenti.

Il “gigante giallo” ha scritto in un comunicato diffuso ai media che questo codice costituisce una delle componenti chiave del sistema di voto elettronico. Contiene tutti gli elementi crittografici usati per scrivere il software e il relativo funzionamento.

L’ex regia federale ha messo a disposizione una ricompensa fino a 250’000 franchi a seconda dell’importanza dei risultati forniti. Si tratta di una procedura trasparente, con esperti esterni che possono contribuire a titolo sperimentale a far sì che il sistema raggiunga il massimo livello di sicurezza, che costituisce attualmente il miglior metodo possibile riconosciuto a livello internazionale.

Nel caso in cui il sistema fosse riconosciuto sicuro e affidabile, La Posta intende metterlo a disposizione dei Cantoni interessati nel 2022.

sasso dipinto di rosso con diavolo disegnato
Foto: Mattias Nutt Photography

Il “Sasso del Diavolo”, attribuito ogni anno dal 2002 dall’Iniziativa delle Alpi a chi promuove i trasporti più assurdi, è stato consegnato quest’anno al grande dettagliante Coop per un vino che dall’Australia percorre 20’860 km per arrivare in Svizzera.

Ogni singola bottiglia di “Panfolds Koonunga Hill Chardonnay” porta all’emissione di 303 grammi di CO2 solo durante il trasporto, ossia dieci volte più di una bottiglia di Chardonnay coltivato nella Confederazione. Il vino, inoltre, viene trasportato già imbottigliato e quindi anche il peso della bottiglia influisce sulla quantità di gas a effetto serra emessi. Nel suo ruolo di maggiore importatore di vini elvetico, potrebbe dare il buon esempio, precisa l’Iniziativa delle Alpi.

Il “Cristallo di rocca”, molto più ambito perché premia comportamenti positivi, è stato assegnato alla società di upcycling – riciclaggio e rinnovo – Revendo fondata nel 2013 a Basilea. L’azienda acquista, controlla, migliora e vende diversi dispositivi elettronici (smartphone e computer portatili in particolare), prolungandone in tal modo la durata di vita. Si risparmiano così risorse e si riducono inquinamento e trasporti.

Le due compagnie premiate sono state scelte tramite una votazione alla quale hanno partecipato oltre 6’000 persone. Gli altri candidati per il “Sasso del diavolo” erano il sale rosa dell’Himalaya del Pakistan venduto da Glubus (22’620 km percorsi e 85 grammi di CO2 emessi) e pannelli di legno importati dalla Slovenia da Jumbo (800 km percorsi e 2,117 kg di CO2 emessi).

gambe di persone in abiti eleganti
Keystone / Peter Klaunzer

Una persona salariata su quattro in Svizzera non è soddisfatta del proprio stipendio, ma cambierebbero lavoro solo nel caso in cui beneficiassero di un aumento di oltre il 10%. Lo rivela un sondaggio condotto dal portale di offerte di lavoro online Indeed.

Il 22% delle 1’000 persone intervistate accetterebbe un nuovo impiego solo se lo stipendio fosse aumentato del 21%-30%, mentre il 17% lo farebbe se l’incremento fosse di oltre il 31%.

La stragrande maggioranza di chi ha partecipato al sondaggio (il 92%) considera estremamente importante un pagamento equo rispetto al resto dell’organico: “Una struttura salariale incoerente può portare a molto risentimento tra i dipendenti”, indica Indeed.

Ricordiamo che gli stipendi elvetici – lo ha indicato negli scorsi giorni l’Ufficio federale di statistica basandosi sui recenti rilevamenti – sono diminuiti in media dello 0,8% nel 2021 a causa della crisi legata alla pandemia.

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