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Cartellino rosso per tre ministri

Micheline Calmy-Rey, Christoph Blocher e Hans-Rudolf Merz (a destra) al momento della loro elezione nel 2003 swissinfo.ch

Se il popolo svizzero potesse decidere, i consiglieri federali Pascal Couchepin, Christoph Blocher e Hans-Rudolf Merz verrebbero estromessi dal governo.

È quanto risulta da un sondaggio pubblicato domenica, che attribuisce i voti migliori a l’unica donna in governo, Micheline Calmy-Rey, davanti al presidente Samuel Schmid.

La popolazione sembra piuttosto critica nei confronti dell’attuale governo, che ha lasciato trasparire numerosi segnali di discordanza negli ultimi tempi.

Secondo un sondaggio condotto tra il 14 e il 17 dicembre, su un campione di 1005 persone, e pubblicato dal giornale domenicale SonntagsBlick, ben tre dei sette membri dell’esecutivo non godono delle simpatie della maggioranza della popolazione.

Couchepin, Merz e Blocher fuori

In fondo alla classifica delle preferenze popolari si piazza il ministro dell’economia Pascal Couchepin. Il rappresentante del Partito liberale radicale (PLR) verrebbe eletto soltanto dal 31% delle persone interrogate.

Solo di poco migliore il risultato ottenuto dal ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher. Il Consigliere federale dell’Unione democratica di centro (UDC) ha ricevuto un 37% di consensi.

La maggioranza della popolazione appare inoltre insoddisfatta del lavoro svolto dal ministro delle finanze del PLR Hans-Rudolf Merz, che raccoglie soltanto il 48% dei sostegni popolari.

Da notare che Blocher e Merz sono gli ultimi due arrivati in Consiglio federale. I due ministri, che sostengono una politica di grande rigore finanziario e di tagli alla spesa pubblica, erano stati infatti eletti per la prima volta in governo dall’Assemblea federale nel dicembre del 2003.

Numero uno la sola donna

Le maggiori simpatie popolari vanno invece all’unica donna che fa parte dell’esecutivo. La consigliera federale del Partito socialista (PS) Micheline Calmy-Rey verrebbe nuovamente eletta dal 73% degli intevistati.

Segue con il 63% dei consensi il ministro della difesa dell’UDC Samuel Schmid, che riveste fino alla fine dell’anno anche la funzione di presidente della Confederazione.

Al terzo posto si situa l’altro ministro socialista Moritz Leuenberger, che assumerà la presidenza nel 2006. Il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni ha ottenuto il 57% dei voti.

Pure sostenuto dalla maggioranza degli svizzeri, seppure di stretta misura, il solo ministro del Partito popolare democratico (PPD) Joseph Deiss. Il responsabile dell’economia verrebbe riconfermato dal 53% della popolazione.

Poca concordanza tra i ministri

Sempre secondo il sondaggio, la popolazione non apprezzerebbe le continue dispute avvenute negli ultimi tempi in seno al governo.

Il 49% delle persone interrogate ritiene che la concordanza tra i membri dell’esecutivo funziona piuttosto male. Per il 18% sarebbe addirittura pessima. Soltanto l’1% la considera molto buona e il 27% buona.

Dall’elezione di Blocher e Merz in Consiglio federale, il clima di lavoro tra i ministri sembra essersi fatto più duro e lo spirito di collegialità è stato rimesso più volte in discussione.

Nonostante l’appartenenza a quattro partiti con posizioni politiche diverse, i sette membri sono chiamati a sostenere in modo compatto ogni decisione adottata dalla maggioranza del governo.

Negli ultimi tempi, diverse prese di posizione individuali e alcuni attacchi personali, in particolare tra Blocher e Leuenberger, hanno sollevato dei dubbi sul buon funzionamento del principio di concordanza.

Nonostante queste riserve, il 44% degli svizzeri ritiene opportuno mantenere in governo i quattro partiti attuali, ossia PLR, PPD, PS e UDC. Solo il 17% è favorevole ad un governo di centro-sinistra, senza UDC, e l’11% ad un governo di centro-destra, senza i socialisti.

swissinfo, Armando Mombelli

Secondo il sondaggio pubblicato dal SonntagsBlick, la consigliera federale Micheline Calmy-Rey verrebbe riconfermata dal 73% della popolazione.
Seguono Samuel Schmid 63%, Moritz Leuenberger 57%, Joseph Deiss 53%, Hans-Rudolf Merz 48%, Christoph Blocher 37% e Pascal Couchepin 31%.
Il sondaggio è stato condotto dal 14 al 17 dicembre su un campione di 1005 persone nella Svizzera tedesca e francese.

Secondo il sistema politico svizzero, i membri del governo sono eletti in principio ogni quattro anni dall’Assemblea federale, all’inizio di ogni legislatura.

Il parlamento è inoltre chiamato ad eleggere il successore di un consigliere federale che abbandona la sua carica nel corso della legislatura.

Il governo svizzero adotta le sue decisioni in base al principio della collegialità.

Pur rappresentando partiti diversi, i sette membri dell’esecutivo devono cercare soluzioni di compromesso e difendere in modo compatto le decisioni adottate dalla maggioranza.

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