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Chi spia il tuo computer?

Oltre all'autrice, chi altri vede cosa viene scritto con questa tastiera? Keystone

Secondo il sindacato online syndikat, la sfera privata è sempre più violata. Lanciata una campagna per sensibilizzare la popolazione sulla segretezza dei dati.

“Con lo sviluppo tecnologico sempre più informazioni vengono raccolte in enormi archivi elettronici”, ha affermato martedì il presidente di “syndikat” Burkhard Frey, e chiunque lavori con dati sensibili deve essere consapevole di sottostare al principio della riservatezza.

Una nuova cultura

Secondo Frey è necessario dare avvio a una “cultura della protezione dei dati personali», ad esempio nominando un sorvegliante speciale incaricato di snidare le violazioni elettroniche della privacy, oppure ancora concedendo a associazioni e sindacati che si sentono indebitamente spiati il diritto di presentare denuncia.

Dipendenti, consumatori, ma anche i datori di lavoro trarrebbero vantaggio da un trattamento più prudente dei dati personali, ha indicato Frey, aggiungendo che di fatto anche le informazioni interne alle imprese vengono spesso trasmesse in modo incauto.

Software spioni

Un problema particolarmente grave denunciato da «syndikat» è l’impiego da parte di alcune aziende di Key Logger, ossia di programmi con cui i datori di lavoro possono sorvegliare i loro dipendenti, senza che questi si accorgano di nulla.

Un programma tedesco, uscito sul mercato a inizio aprile, è stato venduto in Svizzera ad almeno cinquanta acquirenti nel giro di due settimane, sostiene il sindacato. Ci sono quindi indizi secondo cui i programmi di «spionaggio» siano diffusi anche su suolo elvetico: per «syndikat» andrebbero semplicemente vietati.

Tirata d’orecchi a Microsoft

In una lettera aperta «syndikat» ricorda inoltre a Microsoft le sue responsabilità. Il programma di elaborazione testi «Microsoft Word» non rispetta, nella sua forma attuale, le norme elvetiche sulla protezione dei dati, per cui informazioni sensibili finiscono involontariamente in rete.

Il sindacato attende dal gigante dell’informatica una risposta ufficiale entro il 21 giugno e chiede miglioramenti rapidi sul piano della sicurezza dei dati.

In una prima reazione, la portavoce Maja Sieber ha spiegato che Microsoft è pronta al dialogo con il sindacato e vede di buon occhio gli sforzi per sensibilizzare la popolazione su questo tema. I problemi denunciati da «syndikat», ha aggiunto, sono già stati risolti.

swissinfo e agenzie

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