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Come arginare i costi della salute?

La cassa malati unica è la soluzione per frenare la crescita continua dei costi della salute? Keystone

In vista della discussione prevista in parlamento, il tema della cassa malati unica per contenere i costi della salute torna ad infiammare il dibattito.

La sinistra condanna la lotta tra le casse malati e chiede un’assicurazione veramente sociale. Per gli assicuratori, una mutua unica farebbe invece diminuire qualità e varietà dell’offerta.

L’assicurazione malattia deve essere una vera assicurazione sociale e non il campo di battaglia di una concorrenza assurda fra oltre 90 casse. Lo dice il Partito socialista (PS) assicurando il suo sostegno all’iniziativa popolare ‘Per una cassa malati unica e sociale’.

La conferenza stampa di martedì del PS segue quella della vigilia di santésuisse, l’associazione mantello degli assicuratori malattia, in cui sono stati presentati gli argomenti a sfavore dell’iniziativa popolare.

Avere una sola cassa malati non servirebbe a risolvere il problema dei costi sanitari, sostiene santésuisse in uno studio. Al contrario, un istituto in posizione di monopolio non avrebbe alcun interesse a contenere le tariffe, né darebbe sufficienti garanzie in materia di qualità del servizio e di varietà dell’offerta.

La settimana prossima il Consiglio nazionale discuterà la proposta durante una sessione speciale. Sia la commissione preparatoria della Camera bassa che il Consiglio federale l’hanno già respinta. Il popolo, da parte sua, dovrebbe essere chiamato ad esprimersi solamente l’anno prossimo.

Concorrenza si o concorrenza no?

Sono trascorsi dieci anni dall’introduzione della Legge sull’assicurazione malattia (LAMal) e una cosa è chiara: la pretesa “concorrenza” non ha impedito l’esplosione dei costi della salute, affermano i socialisti.

Le casse sono in competizione solamente per strapparsi i cosiddetti “buoni rischi” – ossia persone giovani e in buona salute – e lo fanno con mezzi al limite della legalità, ha sostenuto il vicepresidente del partito, Pierre-Yves Maillard. Tale “pseudo- concorrenza” ha il solo effetto di rilanciare all’infinito la spirale degli aumenti dei premi. Le casse evitano di praticare tariffe basse per non vedersi prese d’assalto da nuovi assicurati “indesiderati”.

A prima vista l’idea di una cassa unica è seducente, ma a considerare bene la situazione ci si accorge che non si tratta di una vera soluzione, risponde invece l’autore della ricerca, l’esperto sanitario Willy Oggier. A suo avviso una riforma di questo tipo indebolirebbe i punti di forza del sistema attuale senza correggerne le manchevolezze.

Nella sua pubblicazione Oggier ha confrontato la situazione elvetica con quella di nazioni vicine, giungendo alla conclusione che la cassa unica difficilmente sarebbe in grado di risolvere i problemi importanti per la Svizzera, come ad esempio i costi sanitari procapite. Rispetto alla Svizzera, questi ultimi sono più elevati solo negli Stati Uniti.

“Una vera assicurazione sociale”

La cassa unica – afferma il PS – crea trasparenza e garantisce così un controllo efficace dei fornitori di cura e di servizi, riducendo nel contempo il loro carico amministrativo. Il pagamento dei premi e la partecipazione degli assicurati ai costi (franchigia e quota parte) fanno sì che il finanziamento del sistema svizzero della salute sia molto antisociale.

Attualmente, una commessa di un supermercato in buona salute sostiene con i suoi premi un top-manager diabetico che guadagna 28 milioni di franchi all’anno, ha spiegato Maillard. Per rimediare a queste lacune, occorre instaurare una vera assicurazione sociale, ha dichiarato il presidente del PS Hans-Jürg Fehr.

La cassa malati unica interviene contro i sintomi invece di affrontare i problemi alla radice, ribatte da parte sua il direttore di santesuisse Marc-André Giger. Per lottare veramente contro l’aumento dei premi occorre intervenire sull’evoluzione dei costi sanitari.

Un trend che secondo Giger è dovuto al progresso medico, ad un sistema di incentivi finanziari errati e all’atteggiamento della popolazione, che in ambito sanitario vuole sempre di più.

Con la cassa malati unica – conclude Oggier – verrebbero eliminati i vantaggi del sistema attuale, come la possibilità dell’assicurato di cambiare cassa per ottenere un premio più basso o un servizio migliore.

swissinfo e agenzie

In Svizzera ci sono decine di casse malati che forniscono una moltitudine di prestazioni diverse.

Per quanto riguarda l’assicurazione di base di cui devono disporre tutti i cittadini, l’iniziativa appoggiata dai socialisti vuole l’introduzione di una cassa malati unica.

Gli organi di questa cassa sarebbero composti per un terzo rispettivamente di rappresentanti degli assicurati, del sistema assicurativo e delle autorità. L’iniziativa propone che gli assicurati paghino i premi in funzione delle risorse finanziarie di cui dispongono.

Secondo gli assicuratori, il problema si situa invece a livello dei costi per la salute. Bisognerebbe sopprimere l’obbligo per le casse malati di rimborsare ogni medico, intervenire nel finanziamento degli ospedali ed esercitare più pressione sul prezzo dei medicinali.

Nel 2005 i costi della salute in Svizzera sono aumentati in media del 5,4%. Ogni assicurato paga in media 228 franchi per l’assicurazione malattia.

L’iniziativa “per una cassa malati unica e solidale” ha raccolto 110.000 firme ed è stata consegnata l’anno scorso.
La camera bassa del parlamento ne discuterà la settimana prossima e dovrebbe respingerla.
Il popolo voterà probabilmente l’anno prossimo.

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