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Conclusa la sessione estiva delle Camere

Panoramica di Palazzo federale con, sullo sfondo, l'ala est che ospita il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport Keystone

Fra le decisioni prese, la bocciatura dell'accordo aereo con la Germania. Molti i dibattiti rinviati.

L’attribuzione a Bellinzona della sede del Tribunale penale federale è stato per la Svizzera italiana il momento saliente della sessione estiva delle Camere, conclusasi venerdì a Berna con le tradizionali votazioni finali. La sessione è anche stata caratterizzata dalla bocciatura dell’accordo aereo con la Germania e dal rinvio a quella autunnale di vari oggetti, per mancanza di tempo.

Per quanto riguarda l’assegnazione delle sedi dei futuri tribunali federali, le Camere hanno smentito le proposte governative. Con un risultato di 123 voti a 61, che per la sua chiarezza costituisce un’attestazione di stima e fiducia al Ticino, il Nazionale ha dunque scelto Bellinzona per la sede del Tribunale penale federale, al posto di Aarau e ha alla fine optato per San Gallo, al posto di Friburgo, con 95 voti contro 84, quale sede del Tribunale amministrativo federale.

Riforma esercito e accordo aereo

Il Consiglio nazionale si è quindi occupato della riforma dell’Esercito XXI, ha respinto l'”accordo romando” nella revisione del diritto di locazione, si è occupato della legge sull’uguaglianza degli handicappati e ha iniziato – ma non concluso- l’esame della legge sull’energia atomica (che funge da controprogetto indiretto a due iniziative antinucleari).

La Camera del popolo ha ancora respinto l’accordo aereo con la Germania e si è pure opposta all’idea d’istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sullo sfacelo finanziario di Swissair. Il Nazionale ha pure tenuto un dibattito sull’assicurazione malattia, sulla base di due interpellanze urgenti di liberali e socialisti, dibattito dal quale non è emerso nulla di nuovo, e ha approvato il piano di pagamento proposto ai cantoni per far fronte alla loro partecipazione alle cure ospedaliere in reparto privato o semi- privato.

“Portaborse” e consuntivo

Il Consiglio nazionale, nell’ambito della legge sul parlamento, ha quindi ribadito che i membri del Consiglio federale saranno rieletti ogni quattro anni singolarmente, e non in blocco come deciso dagli Stati. Dopo la conferenza di conciliazione, le due Camere, nel quadro della modifica della legge sulle indennità parlamentari, hanno finalmente deciso che i parlamentari non disporranno di un “portaborse” e che dovranno accontentarsi di un aumento delle indennità da 12 a 24 mila franchi all’anno. I due Consigli hanno pure licenziato la legge federale sui diritti politici.

Dal Canto suo, il Consiglio degli Stati si è occupato della riforma della protezione della popolazione e della legge per la costruzione di alloggi a pigione moderata. Altri temi: il programma d’incitamento alla realizzazione di asili nido e la legge sulla formazione professionale. Discutendo della riforma sui diritti popolari, il Consiglio degli Stati ha deciso che anche otto cantoni potranno lanciare un’iniziativa popolare a livello federale.

Come ogni anno nella sessione estiva entrambe le Camere hanno approvato il consuntivo della Confederazione 2001, il rapporto di gestione del Consiglio federale e il primo supplemento di circa 600 milioni al preventivo 2002 dello Stato.

Gli ultimi temi

Prima di giungere alle votazioni finali, il Consiglio nazionale si è ancora occupato di alcuni temi e ha tra l’altro respinto, con 84 voti contro 80, un’iniziativa parlamentare di Fernand Cuche (Verdi/NE) che chiedeva l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) sulla crisi della vacca pazza.

Con 82 voti contro 61 ha deciso di non dar seguito a un’iniziativa cantonale di Neuchâtel che chiedeva che il collegamento stradale internazionale che collega Neuchâtel al Col des Roches (frontiera francese), sia classificato come strada nazionale.

Infine, con 101 voti contro 84, il Consiglio nazionale ha prorogato di due anni il termine impartito alla sua commissione delle istituzioni politiche per preparare un progetto che istauri una certa trasparenza a proposito dei mezzi finanziari impiegati nelle campagne in vista delle votazioni. È questo l’obiettivo di un’iniziativa parlamentare di Andreas Gross (PS/ZH), approvata nel marzo del 2000.

Bilancio non rallegrante

Al termine della sessione, la presidente del Nazionale Liliane Maury Pasquier (PS/GE) ha rilevato come il “bilancio della sessione estiva non sia tanto rallegrante”. L’esame di molti temi è stato rinviato o iniziato senza essere stato terminato. Basti pensare al progetto inteso ad agevolare l’acquisizione della nazionalità svizzera, rinviato alla sessione autunnale senza nemmeno votare l’entrata in materia, o alla legge sull’energia atomica. Risultato: “tutti sono scontenti”, ha aggiunto.

swissinfo e agenzie

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