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Contrabbando: discussioni esplorative fra Svizzera e Ue

Le frodi doganali saranno uno dei temi nel prossimo round negoziale Keystone

La Svizzera non intende diventare una base per i contrabbandieri di sigarette ed è pronta a collaborare con l'Unione europea per debellare il fenomeno. Lo ha detto giovedì il direttore generale delle dogane Rudolf Dietrich al termine di discussioni esplorative con esperti dell'Ue.

Le frodi doganali sono uno dei temi del prossimo round di negoziati bilaterali fra Berna e Bruxelles. L’incontro di giovedì è servito a definire le modalità in vista di una maggiore collaborazione nella lotta contro il contrabbando.

Dietrich ha detto alla stampa che effettivamente esiste un problema legato alle frodi doganali ma che è stato decisamente esagerato. Non si sa se effettivamente l’Ue perde miliardi ogni anno a causa delle frodi ed è improbabile che i contrabbandieri si servano unicamente della Svizzera come base. Berna è comunque disposta a collaborare con l’Ue.

Il direttore generale delle dogane ha pure respinto le critiche di mancanza di collaborazione da parte svizzera nella lotta al contrabbando. Quasi 300 casi di assistenza amministrativa sono in sospeso alla Confederazione a cui si aggiungono altri 40 di assistenza giudiziaria, ha detto Dietrich. Inoltre i trasporti di di sigarette sono sistematicamente segnalati a Bruxelles in modo che le autorità europee possano seguire lo spostamento delle merci.

Berna intende risolvere i problemi ancora in sospeso tramite gli accordi bilaterali. Per questo ha proposto di rafforzare le competenze dell’Amministrazione federale delle dogane in modo che gli stati membri dell’Ue possano, grazie a documenti ricevuti dalla Svizzera, riscuotere i dazi a posteriori. Il consigliere federale Joseph Deiss aveva già esposto la proposta in una lettera ai commissari europei in gennaio, ha ricordato Dietrich.

Esperti svizzeri ed europei si ertano già trovati il 16 marzo a Bruxelles. Il prossimo incontro è previsto il 27 aprile.

swissinfo e agenzie

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