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Contributo svizzero per l’ambiente mondiale

Philippe Roch, direttore dell'Ufficio federale dell'ambiente, del paesaggio e delle foreste Keystone Archive

La Svizzera dovrebbe versare quasi 100 milioni di franchi nei prossimi 4 anni al Fondo globale per l'ambiente.

Sostenuto da 32 paesi, il Fondo assicura il finanziamento dei progetti ambientali delle Nazioni unite e della Banca mondiale.

L’importanza della partecipazione al Fondo globale per l’ambiente (GEF) è stata sottolineata da Philippe Roch, direttore dell’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), nel corso di una conferenza stampa tenuta a Berna.

A suo giudizio, il GEF rappresenta lo strumento indispensabile per concretizzare gli accordi internazionali in materia ambientale, come la convenzione sui cambiamenti climatici, sulla diversità biologica, sulla desertificazione o le sostanze chimiche organiche.

La caratteristica del Fondo, ha affermato Philippe Roch, è il lavoro svolto direttamente sul terreno a contatto con i governi locali e le organizzazioni non governative. Il GEF finanzia principalmente progetti messi a punto dal Programmi delle Nazioni Unite per lo sviluppo e per l’ambiente, nonché dalla Banca Mondiale.

3 miliardi per i prossimi anni

Dal 1991, anno della sua nascita, il Fondo «ha investito per i progetti nei paesi in via di sviluppo 4 miliardi di dollari messi a disposizione dai 32 membri donatori – tra cui la Svizzera – e altri 11 miliardi di dollari provenienti da altri finanziamenti» ha ricordato il direttore dell’UFAFP.

Globalmente, il GEF dovrebbe ora essere rifinanziato per una somma di 3 miliardi di dollari. Se si è arrivati a questa cifra, ha puntualizzato Roch, è anche grazie alle pressioni esercitate dalla Svizzera, affinché gli Stati Uniti accettassero un incremento dei contributi del 20 per cento.

Da parte sua, la Confederazione dovrebbe partecipare con 99 milioni di franchi per i prossimi 4 anni, parlamento permettendo. Roch si è detto piuttosto fiducioso a questo riguardo e ha auspicato inoltre una maggiore partecipazione dei privati per garantire i finanziamenti futuri.

«Il nostro intervento – ha aggiunto Roch – si limita al finanziamento aggiuntivo di progetti, affinché vengano resi più ecologici». Nelle Filippine, per esempio, «siamo intervenuti affinché il progetto originale di costruire una centrale elettrica a carbone venisse modificato. Quale fonte di energia alternativa è stato così scelto il calore del sottosuolo generato dai numerosi vulcani locali».

Assemblea generale a Pechino

Il direttore dell’UFAFP guiderà la delegazione elvetica alla prossima assemblea generale del Fondo, che si terrà a Pechino tra il 16 e il 18 ottobre. Oltre ad allargare gli ambiti di intervento, la conferenza in programma nella capitale cinese, dovrebbe confermare il finanziamento per i prossimi 4 anni.

Altri obiettivi dell’assemblea sono la conferma del sostegno politico al fondo e il controllo dell’efficacia dei suoi interventi. A questo riguardo è stato pubblicato un rapporto in inglese che contiene alcune raccomandazioni per rendere più efficace il lavoro del fondo.

swissinfo e agenzie

Il Fondo globale per l’ambiente comprende 170 membri, di cui 32 paesi finanziatori
La sua nascita risale al 1991 e fa seguito al vertice della Terra di Rio
In 10 anni il GEF ha finanziato circa 1000 progetti in 160 paesi

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