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Deiss ritorna a mani (quasi) vuote dal Giappone

Joseph Deiss e Junichiro Koizumi vorrebbero migliorare gli accordi commerciali tra i due paesi Keystone

Svizzera e Giappone vogliono promuovere gli investimenti reciproci e collaborare maggiormente nei campi della ricerca e della tecnologia.

A Tokyo, il presidente della Confederazione non ha però raggiunto nessun risultato concreto, se non un accordo sulla revisione del trattato sulla doppia imposizione.

Il premier nipponico Koizumi condivide la visione presentata dal presidente della Confederazione Joseph Deiss: Svizzera e Giappone devono migliorare l’attuale collaborazione, soprattutto nel ramo della bio- e della nanotecnologia. Non sono però stati forniti dettagli concreti.

“Il solo risultato concreto raggiunto è stato il rilancio della revisione del trattato sulla doppia imposizione, risalente al 1971”, ha annunciato Cristophe Hans, portavoce del Dipartimento federale dell’economia.

L’incontro è stato anche un’occasione per discutere in grandi linee di un possibile accordo bilaterale in ambito economico.

Durante la conferenza stampa di martedì, Joseph Deiss ha però precisato che questi trattati con la Svizzera “non sono la priorità numero 1 del Giappone”.

Nel suo viaggio di quattro giorni in terra nipponica – la prima visita ufficiale da parte di un presidente elvetico dal 1996 – Deiss è accompagnato da una delegazione comprendente Pierre Mirabaud, presidente dell’Associazione svizzera dei banchieri, e Ueli Forster, presidente dell’organizzazione padronale economiesuisse.

Traffico a senso unico?

“Speriamo che sempre più ditte giapponesi scelgano la Svizzera quale mercato per gli investimenti in Europa”, ha dichiarato Deiss a swissinfo dopo il meeting con Koizumi.

Gli investimenti diretti svizzeri in Giappone hanno totalizzato 7,9 miliardi di franchi nel 2002. Inversamente, gli investimenti in Svizzera del secondo mercato economico mondiale sono stati più limitati (1,1 miliardi).

Per quel che concerne la collaborazione nel campo della tecnica, il presidente della Confederazione ha indicato che “per paesi come il nostro, c’è una sola via da seguire per il futuro: innovazione, avanguardia nel settore della tecnica e della ricerca scientifica, abilità di produrre nuovi prodotti e successo sui mercati mondiali”.

Pochi risultati concreti

Gli osservatori politici stimano che se da una parte le discussioni rappresentano un importante passo avanti, dall’altra hanno portato a poche concrete conclusioni.

L’edizione di mercoledì della “Tages Anzeiger” è più ottimista, sottolineando come “Deiss e Koizumi si sono trovati d’accordo sul proseguio delle discussioni sull’accordo di libero scambio”.

Il quotidiano svizzero tedesco aggiunge che i due ministri concordano di incoraggiare i dialoghi tra le rispettive amministrazioni sul tema del libero scambio.

Il giornale romando “Le Temps” è dal canto suo più critico: “La delegazione svizzera è venuta a Tokyo per promuovere gli investimenti reciproci e, possibilmente, per lanciare le discussioni sul futuro accordo di libero scambio. Ma per entrambi i temi, ritorna a casa a mani vuote”.

Costruire nuovi ponti

Il Giappone è il maggior partner commerciale asiatico del nostro paese. Le esportazioni svizzere nell’arcipelago nipponico hanno totalizzato 5,14 miliardi di franchi nel 2003, mentre le importazioni sono state di 2,64 miliardi.

Circa 140 ditte svizzere sono direttamente rappresentate in Giappone, ma secondo Joseph Deiss ci sono ancora molte opportunità per moltiplicare gli investimenti diretti reciproci ed altri legami commerciali.

La visita del presidente della Confederazione include anche discussioni per un’intensificazione dei voli diretti fra i due paesi, per la promozione di attività culturali svizzere e per lo sviluppo di una politica in campo agricolo.

Svizzera e Giappone appartengono al gruppo dei dieci paesi in seno all’Organizzazione mondiale del commercio che sostengono il settore agricolo con le sovvenzioni più elevate.

A cospetto dell’imperatore

Nel terzo giorno della sua visita ufficiale, Deiss è stato inoltre ricevuto dall’imperatore Akihito e dalla consorte Michiko, uno dei momenti più importanti del viaggio.

Il capo del Dipartimento federale dell’economia e la moglie Elisabeth sono stati accolti dalla coppia nel palazzo imperiale di Tokyo.

Dell’incontro a porte chiuse, fonti nipponiche hanno rivelato che l’imperatore si è rallegrato delle relazioni ufficiali che i due paesi intrattengono da 140 anni.

swissinfo e agenzie

Joseph Deiss ed il Premier giapponese Junichiro Koizumi si sono incontrati a Tokyo per discutere di investimenti diretti, della collaborazione in campo tecnico e nella ricerca, della doppia imposizione e delle prospettive di un accordo di libero scambio.

Le due parti hanno annunciato progressi in molti settori, ma non hanno fornito dettagli concreti.

Le opinioni dei commentatori sono contrastanti: alcuni vedono l’incontro come evento positivo, altri dicono che “il presidente svizzero torna a casa a mani vuote”.

Dopo gli Stati Uniti e l’Unione europea, il Giappone è il partner più importante per la Svizzera.
5,14 miliardi di franchi le esportazioni elvetiche in Giappone nel 2003.
2,64 miliardi le importazioni.
7,9 miliardi di franchi gli investimenti diretti elvetici in Giappone.
1,1 miliardi quelli giapponesi in Svizzera.

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