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Denunce sull’amianto: accordo fra ABB e parti lese

Nella questione dell'amianto il gruppo elvetico-svedese viene incontro alla parte lesa Keystone

Il gruppo elvetico-svedese ABB ha raggiunto un accordo negli Stati Uniti nel processo dell'amianto. Le vittime otterranno 1,2 miliardi di dollari di indennizzi.

La filiale americana di ABB disporrà di un piano di fallimento.

Si tratta di una tappa importante per la ABB, hanno detto i responsabili del gruppo. La questione delle denunce pesava infatti da tempo sulla grande azienda, numero uno in Europa per la costruzione di macchinari.

ABB aveva rilevato la Combustion Engineering (CE) nel 1990. Fino alla fine del 2001 la filiale ha versato 865 milioni di dollari alle parti lese.

Un organismo speciale, creato ad hoc, si occuperà delle denunce legate all’amianto. Una procedura di deposito del bilancio per la filiale CE dovrà inoltre essere approvata dalla giustizia americana, in base alla legge sui fallimenti.

Il piano sarà sottoposto al voto di 110′ 000 persone che hanno presentato una denuncia e dovrà essere approvato dal 75% dei quadri. I documenti verranno inviati la settimana prossima.

Inizialmente l’ABB aveva messo a disposizione 1,1 miliardi di dollari per archiviare la vicenda: 300 milioni in contanti e il resto in azioni del gruppo.

Ora l’accordo prevede 350 milioni di dollari in contanti di cui 100 milioni provenienti dalla performance finanziaria di ABB.

Anche le azioni offerte sono state aumentate di 50 milioni di dollari.

Reazioni positive

L’accordo fra ABB e le persone lese negli Stati Uniti è stato accolto positivamente. “Sono buone notizie”, ha dichiarato all’ATS Urs Diethelm, analista alla banca Salomon Oppenheim.

Secondo l’economista l’accordo è stato raggiunto molto prima di quanto ci si aspettasse. L’ammontare dei risarcimenti sarebbe corretto, dice Diethelm e dovrebbe avere un influsso positivo sulla quotazione del titolo in borsa.

Nei primi minuti di contrattazioni, subito dopo l’apertura dei mercati finanziari, il titolo si è effettivamente rivalutato del 9,5% a 4,98 franchi.

Le difficoltà

Indebitato per un valore di vari miliardi di dollari, il gruppo elvetico-svedese ha ottenuto lo scorso dicembre un credito bancario di 1,5 miliardi di dollari, che gli permetterà di disporre di una certa liquidità per i prossimi due anni.

Lo scorso novembre il gruppo ha annunciato un programma di ristrutturazione che si tradurrà nella soppressione di circa 10’000 impieghi.

ABB intende economizzare 800 milioni di dollari sull’arco di 18 mesi. Il gruppo si concentrerà su due settori: l’energia e le tecniche d’automazione. Nei primi nove mesi del 2002, ABB ha registrato una perdita di 82 milioni di dollari.

Una sostanza pericolosa

Proprietaria della Combustion Engeneering, ABB era stata accusata di aver distribuito caldaie con rivestimenti isolanti all’amianto.

Una sostanza altamente cancerogena, che ha provocato e continua a provocare vittime in tutto il mondo, specialmente fra le maestranze degli stabilimenti in cui veniva lavorato il materiale.

Fino a pochi anni fa l’amianto veniva impiegato in molte applicazioni industriali. I vari tipi di fibre naturali di silicato, chiamate comunemente amianto o asbesto, sono pressoché indistruttibili, molto resistenti al calore, alla combustione, agli acidi e per di più costituiscono un buon isolante acustico.

swissinfo e agenzie

L’intesa è stata accolta con soddisfazione dagli ambienti bancari. Il titolo ABB si è subito ripreso in borsa.

110′ 000 persone hanno sporto denuncia
L’accordo raggiunto prevede il versamento di 1,2 miliardi di dollari in contanti e azioni

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