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Difesa ed Europa in discussione a Riga

Il presidente della Confederazione Samuel Schmid (a sinistra) con il primo ministro lettone Aigars Kalvitis Keystone

La visita del presidente della Confederazione Samuel Schmid a Riga si è conclusa martedì con un incontro con il ministro lettone della difesa Einars Repse.

Le relazioni bilaterali e la votazione federale sull’estensione della libera circolazione delle persone ai 10 nuovi membri dell’UE sono stati al centro dei colloqui con i dirigenti lettoni.

Prima di concludere la sua visita in Lettonia il presidente della Confederazione Samuel Schmid ha incontrato martedì il ministro della difesa Einars Repse.

I due ministri hanno discusso della cooperazione bilaterale nel settore della difesa e delle riforme dell’esercito avviate nei due paesi, ha indicato Dominique Bugnon, portavoce del Dipartimento federale della difesa (DDPS).

Berna contribuisce alla formazione di ufficiali lettoni nell’ambito del Partenariato per la pace della Nato. Da parte sua, la Lettonia ha aderito alla Nato nel 2004 e ha inviato 120 soldati in Iraq.

Il viaggio di Schmid si è poi concluso in mattinata con una visita al Museo dell’occupazione sovietica.

Libera circolazione delle persone

Lunedì il Presidente della Confederazione si era incontrato tra l’altro con la presidente della repubblica baltica Vaira Vike-Freiberga.

Con la collega lettone, Schmid ha discusso anche dei timori di una parte degli svizzeri riguardo all’estensione ai dieci nuovi membri dell’UE dell’accordo di libera circolazione delle persone firmato nel 1999 con i Quindici.

A tale proposito il presidente della Confederazione ha assicurato che le autorità elvetiche si impegneranno a favore del «sì», in vista della votazione federale del prossimo 25 settembre.

La Lettonia spera che il popolo elvetico approvi il progetto di estensione, ha dichiarato la presidente lettone, secondo la quale la libera circolazione in Europa è un vantaggio per tutte le parti.

Vike-Freiberga ha sottolineato che i lettoni rispetteranno in ogni caso la decisione del popolo svizzero. «Se il no dovesse imporsi la vita continuerà», ha detto la presidente baltica.

Da notare che, all’indomani del rifiuto francese e olandese, il parlamento lettone ha detto chiaramente sì al trattato costituzionale europeo con 71 voti favorevoli, 5 contrari e 6 astensioni.

Vertenza sul fondo di coesione

Le autorità lettoni hanno tenuto a rassicurare gli svizzeri: a loro avviso, non c’è nessun segnale che faccia pensare ad un afflusso in massa di lavoratori lettoni in Svizzera.

La Lettonia, che ha aderito all’Ue nel 2004, conta solo 2,3 milioni di abitanti, ha ricordato la presidente.

La signora Vike-Freiberga e il primo ministro Aigars Kalvitis hanno evocato anche la questione dell’aiuto svizzero alla coesione sociale ed economica dell’Ue.

Berna ha promesso di versare un miliardo di franchi sull’arco di cinque anni, ma ritiene che questi soldi debbano essere attribuiti unicamente ai dieci nuovi Stati membri, tra cui la Lettonia. Portogallo, Grecia e Spagna rivendicano invece una loro quota.

La presidente lettone sostiene la posizione elvetica su questo punto: «con un crescita dell’8,5 per cento, abbiamo bisogno di sostegno per proseguire lo sviluppo».

Bilancia commerciale favorevole alla Svizzera

Oltre alle questioni europee, la delegazione svizzera – che comprende diversi rappresentanti del mondo economico – ha discusso degli scambi commerciali fra i due paesi.

Durante una tavola rotonda, la signora Vike-Freiberga ha insistito sulla posizione strategia del suo paese fra Est e Ovest per attirare gli investitori elvetici.

Gli scambi commerciali tra Svizzera e Lettonia sono aumentati di oltre nove volte nel corso dell’ultimo decennio, passando da 14,6 milioni di franchi nel 1995 a 134,1 milioni nel 2004.

La bilancia commerciale risulta nettamente favorevole alla Svizzera, che esporta verso la repubblica baltica soprattutto prodotti farmaceutici e macchinari, stando ai dati del Segretariato di stato dell’economia (seco).

swissinfo e agenzie

Popolazione della Lettonia: 2,3 milioni di abitanti
PIL pro capite (2004): 5’822 dollari (7430 franchi)
Incremento annuo PIL (2004): 8,0%
Disoccupazione (2004): 8,5%

La Lettonia ha aderito all’Unione Europea dal maggio dell’anno scorso.

Gli scambi commerciali tra Svizzera e Lettonia sono aumentati di oltre nove volte nel corso dell’ultimo decennio, passando da 14,6 milioni di franchi nel 1995 a 134,1 milioni nel 2004.

La bilancia commerciale risulta nettamente favorevole alla Svizzera, che esporta verso la repubblica baltica soprattutto prodotti farmaceutici e macchinari, stando ai dati del Segretariato di stato dell’economia (seco).

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