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Diritto di voto per gli stranieri a Ginevra

"Ci vivo, ci voto", era il motto dei sostenitori del diritto di voto per gli stranieri. RTS

I cittadini di Ginevra hanno accettato domenica di accordare il diritto di voto agli stranieri sul piano comunale. Rifiutato invece il diritto di eleggibilità.

A Soletta, in occasione del secondo turno dell’elezioni del governo cantonale, i popolari democratici hanno riconquistato il seggio perso nel 2003 contro i socialisti.

La strategia scelta dalla sinistra e dei sindacati per promuovere l’integrazione politica degli stranieri a Ginevra ha avuto successo. Presentando due iniziative «gemelle» – una proponeva il diritto di voto e di eleggibilità, mentre l’altra si limitava al diritto di voto – sono riusciti a compiere almeno un primo passo verso la concessione dei diritti politici agli stranieri.

Con una maggioranza del 52,29%, i ginevrini hanno accordato agli stranieri residenti da almeno otto anni in Svizzera il diritto di pronunciarsi sul piano comunale. La seconda iniziativa, che comprendeva anche il diritto di eleggibilità, è invece stata respinta dal 52,78% dei votanti.

Diritti politici per gli stranieri nei cantoni

Ginevra raggiunge così Neuchâtel, Giura, Friburgo, Vaud, Appenzello esterno e Grigioni nel novero dei cantoni che hanno accordato dei diritti politici agli stranieri. Diritti che però sono regolati in modo molto diverso da cantone a cantone.

Nel canton Neuchâtel gli stranieri hanno il diritto di voto a livello comunale fin dal 1849, a livello cantonale dal 2000. Nel 2003 i 22’000 stranieri del cantone hanno potuto partecipare anche all’elezione dei deputati al Consiglio degli Stati (camera dei cantoni a livello federale), che sottostà alla legislazione cantonale.

Nel canton Giura gli stranieri hanno il diritto di voto a livello comunale e cantonale dal 1980, salvo nel caso in cui si voti sulla costituzione. Dal 2000 gli stranieri possono essere eletti negli organi legislativi comunali, dal 2005 anche negli esecutivi.

Il diritto di voto attivo per gli stranieri è stato introdotto nel canton Vaud con l’accettazione della nuova costituzione cantonale nel 2004. Approvata lo stesso anno, la costituzione del canton Friburgo prevede invece solo la possibilità di elezione a livello comunale (diritto di voto passivo). Le nuove costituzioni comunali di Appenzello esterno e Grigioni accordano ai comuni la facoltà di concedere il diritto di voto agli stranieri.

Il voto a Ginevra rappresenta tuttavia una novità, perché per la prima volta la questione dei diritti politici per gli stranieri è stata posta direttamente, senza essere inclusa in una riforma complessiva della costituzione.

Altri temi in votazione a Ginevra

I ginevrini hanno inoltre votato, con una maggioranza del 55,68% per il mantenimento degli «impieghi temporanei cantonali», una particolarità che consente ai disoccupati di lunga durata di ottenere dal cantone un impiego per 12 mesi. Trascorso questo periodo, gli interessati beneficiano nuovamente delle prestazioni dell’assicurazione di disoccupazione.

Con maggioranze fra il 67% e il 59%, i votanti hanno pure bocciato una serie di provvedimenti, il cui obiettivo globale era di contenere il deficit del cantone mediante misure di risparmio o con un aumento dell’imposta sulla sostanza (patrimoniale) e la possibilità per il cantone di adeguare parzialmente i prelievi fiscali al rincaro.

Rinnovo del governo a Soletta

Nel secondo turno dell’elezione per il rinnovo del governo del canton Soletta, il Partito popolare democratico (PPD) ha riconquistato il seggio perso nel 2003 contro i socialisti. Nel nuovo esecutivo siedono, analogamente al periodo 1985-2003, due radicali, due popolari-democratici e un socialista.

Christian Wanner del Partito liberale radicale (PLR) e Walter Straumann del PPD erano stati riconfermati già al primo turno lo scorso 27 febbraio. Questo fine settimana rimanevano da assegnare i restanti tre seggi, tutti occupati da nuovi candidati.

Il popolare democratico Klaus Fischer si è imposto con 38’681 voti davanti al socialista Peter Gomm (34’570) e alla radicale Esther Gassler (34’211), che al primo turno era finita dietro i due candidati socialisti. Il socialista Roberto Zanetti è arrivato ultimo con 32’303 voti e ha perso il seggio che aveva conquistato in un’elezione suppletiva nel 2003. La partecipazione è stata del 41,5 per cento.

Il cattivo risultato di Zanetti, responsabile del Dipartimento dell’economia pubblica, è probabilmente da ricondurre allo scandalo che ha coinvolto la Fondazione Pro Facile e alle donazioni elettorali che l’esponente socialista ha ricevuto da ambienti legati alla fondazione stessa. L’esclusione di un membro del governo uscente in un’elezione è una novità nella storia del cantone.

Grande soddisfazione nel PPD: due settimane dopo aver tolto il seggio a all’Unione democratica di centro (UDC) nel governo del canton Zurigo ne toglie ora uno ai socialisti. Dopo una vittoria contro la destra, ecco ora una vittoria contro la sinistra, si rallegra il partito in una nota.

swissinfo e agenzie

Neuchâtel: diritto di voto comunale (dal 1849) e cantonale (dal 2000).
Giura: diritto di voto comunale e cantonale.
Vaud: diritto di voto comunale.
Friburgo: diritto di voto passivo (eleggibilità) a livello comunale, ma non diritto attivo.
Appenzello esterno e Grigioni: possibilità per i comuni di decidere sul voto agli stranieri.
Ginevra: diritto di voto a livello comunale.

Dopo il secondo turno delle elezioni per il governo del canton Soletta, la ripartizione dei 158 seggi complessivi nei governi cantonali in Svizzera si presenta come segue:

Partito popolare democratico: 45 seggi (+1 rispetto alla fine del 2004)
Partito liberale radicale: 43 (stabile)
Partito socialista: 32 (-1)
Unione democratica di centro: 19 (stabile)
Partito liberale svizzero: 5 (-1)
Verdi: 6 (+1)
Altri: 8

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