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Due reti e tre punti preziosi per la Svizzera

Alex Frei ha segnato la prima rete rossocrociata al 16° del primo tempo Keystone

La nazionale svizzera di calcio ha vinto lunedì a Dortmund la sua seconda partita ai campionati del mondo. Si è imposta per 2:0 contro il Togo e conquista tre punti preziosi.

Venerdì contro la Corea basterà un pari alla Svizzera per accedere agli ottavi di finale.

In un Westfalenstadion di Dortmund tinto di rosso, la compagine rossocrociata si è imposta contro il Togo per 2:0.

Dai 40’000 ai 50’000 fan elvetici hanno raggiunto la città tedesca per sostenere la loro squadra del cuore, creando un ambiente festoso nello stadio al grido incessante di “Hopp Schwiiz” (Forza Svizzera).

“Le scintille della passione svizzera hanno incendiato lo stadio. Sono immagini emozionanti e indimenticabili”, ha affermato l’allenatore elvetico Köbi Kuhn.

Frei smuove il risultato

All’inizio del primo tempo, la formazione elvetica è subito partita all’attacco dimostrando un buon gioco di squadra.

Le è bastato poco più di un quarto d’ora per smuovere il risultato, grazie a un magnifico tiro di Alex Frei su assist di Barnetta.

Dopo la prima rete tuttavia, la qualità di gioco degli svizzeri ha registrato un calo piuttosto evidente. Il Togo ha così potuto dimostrarsi più offensivo e – complice anche una difesa piuttosto debole della Svizzera – ha avuto numerose occasioni di segnare, dimostratesi però vane.

Un rigore non fischiato

Fa discutere il rigore non concesso al Togo al 34° minuto, per un’entrata fallosa in area di Patrick Müller sul giocatore africano Emmanuel Adebayor. “Non l’ho fatto apposta”, ha detto a swissinfo al termine della partita il giocatore elvetico.

Anche l’allenatore Kuhn ammette che il fallo è effettivamente stato commesso: “Durante la partita non ne ero sicuro. Poi l’ho rivisto alla moviola e non ho più avuto dubbi: il rigore c’era”. Ma, aggiunge, “non sempre l’arbitro fischia un fallo in favore di un attaccante” e stavolta a farne le spese è stata la compagine togolese.

Dal canto suo, l’allenatore della squadra africana – il tedesco Otto Pfister – fatica ad accettare questa decisione: “Non mi è permesso criticare un arbitro, ma trovo incredibile che non abbia fischiato il rigore. Ci si sente impotenti quando si viene privati così del frutto del proprio lavoro”, ha affermato.

Barnetta decisivo

Nel secondo tempo la Svizzera è tornata all’attacco, grazie anche all’entrata di Hakan Yakin, che si è subito portato all’attacco obbligando più volte l’estremo difensore togolese Kossi Agassa ad intervenire.

Malgrado le numerose occasioni di rete tuttavia, la compagine allenata da Köbi Kuhn ha dovuto attendere fino all’88° per modificare il risultato.

Decisivo è stato ancora una volta Tranquillo Barnetta, che ha segnato la seconda definitiva rete su assist del ticinese Mauro Lustrinelli.

Meno facile del previsto

La partita si è dimostrata più sofferta del previsto. I pronostici della vigilia davano infatti la Svizzera vincente senza esitazioni. La squadra rossocrociata ha invece dovuto lottare parecchio per imporsi sul Togo.

I tre punti così conquistati – sommati a quello del pari contro la Francia della scorsa settimana – le permettono di raggiungere la testa della classifica provvisoria davanti alla Corea.

“A Dortmund, volevamo vincere, se possibile con almeno due reti di scarto. Siamo quindi molto contenti di esserci riusciti. Nella prossima partita di venerdì contro la Corea, ci basterà un pari per accedere agli ottavi di finale”, ha affermato con soddisfazione Tranquillo Barnetta.

Polemiche togolesi

Sconfitta dalla Corea del Sud nel suo primo impegno, la selezione africana ha dovuto rinunciare contro la Svizzera a due giocatori importanti, come Jean-Paul Abola (espulso nel primo incontro) e Ludovic Assemoassa (ferito).

Il Togo ha però potuto contare sulla sua stella Emmanuel Adebayor, che dall’inizio dell’anno milita per la squadra inglese dell’Arsenal. Come il fuoriclasse francese Thierry Henry pochi giorni fa, anche l’attaccante togolese dovrà quindi affrontare i suoi due colleghi svizzeri di club, Philippe Senderos e Johan Djourou.

I problemi per il Togo sono cominciati sin dal suo arrivo sul suolo tedesco, con le dimissioni a sorpresa dell’allenatore Pfister, la sua reintegrazione provvisoria, poi lo sciopero dei giocatori per una divergenza sui premi con la Federazione togolese di calcio, che non aveva versato loro i soldi per la partecipazione al torneo.

È stata necessario un intervento della FIFA per convincere i togolesi a recarsi a Dortmund e lasciare finalmente lo sport prendere il posto delle polemiche.

swissinfo, Anna Passera

Tra 40’000 e 50’000 fan della nazionale rossocrociata si sono dati appuntamento a Dortmund per la partita dei mondiali fra Togo e Svizzera.

Il Westfalenstadion di Dortmund è stato costruito per ospitare la coppa del mondo del 1974. Può ospitare 69’000 persone in tribuna. Nel 2001, nello stadio si è svolta la finale della coppa UEFA.

Il difensore svizzero della nazionale Philipp Degen gioca in campionato con il Borussia Dortmund. Prima di lui, Stéphane Chapuisat era già attivo nelle file della stessa squadra.

Con il Borussia Dortmund, il vodese ha conquistato due campionati di Germania (nel 1995 e nel 1996), la Coppa dei campioni e la Coppa intercontinentale (attuale Campionato del mondo per club).

Togo-Svizzera: 0:2.
Nello stesso gruppo la seconda partita, fra Corea e Francia, è finita 1:1.
La classifica provvisoria è guidata dalla Svizzera (4 punti) seguita da Corea (4 punti), Francia (2 punti) e Togo (0 punti).

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