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“Possiamo permetterci di lavorare meno”

Jan-Egbert Sturm
L'olandese Jan-Egbert Sturm è direttore del Centro di ricerca congiunturale KOF dal 2005. SRF-SWI

In Svizzera c'è una carenza di manodopera qualificata. Lavorare di più e più a lungo può essere una soluzione? Le risposte di un economista.

Jan-Egbert Sturm è economista e direttore del Centro di ricerca congiunturale KOF del Politecnico federale di Zurigo.

SRF4: In Svizzera si lavora meno di un tempo?

Jan-Egbert Sturm: C’è un motivo per cui le persone hanno lavorato sempre meno negli ultimi decenni. Possiamo permettercelo. Anche il tempo libero ha un valore e bisogna fare attenzione a non concentrarsi solo su un aspetto.

È vero che oggi si lavora in media meno di un tempo. Ma, come ho detto, questo non è necessariamente un male. Può anche essere un segno che le cose vanno meglio.

La gente vuole davvero lavorare meno?

Ci sono certamente situazioni in cui le persone vogliono lavorare più a lungo, ad esempio a partire dai 65 anni. Non tutti o tutte vogliono smettere di lavorare a quell’età e starsene a casa. Molte persone vorrebbero continuare a essere attive ancora per qualche anno, anche se non a tempo pieno. Questo è però reso difficile o quasi impossibile dalle attuali normative. Bisogna essere più flessibili.

La richiesta di lavorare di più è però in contraddizione con lo spirito del tempo.

Il lavoro deve valere la pena; ogni individuo decide da solo se conviene lavorare di più o non lavorare affatto. Se gli incentivi al lavoro vengono migliorati, le persone saranno disposte a lavorare di più.

Come migliorare questi incentivi?

Il modo più semplice è attraverso i salari. Altrimenti, un miglioramento può avvenire attraverso le normative: quando si va in pensione? Quanto posso rendere flessibile la mia giornata lavorativa? Oggi il desiderio di flessibilità è molto più forte di un tempo.

Nel frattempo, ci sono nuovi modelli che consentono alle persone con più di 65 anni di continuare a lavorare. Che cosa ne pensa?

Questi modelli sono sempre più presenti nel settore privato, che è più avanti rispetto al settore pubblico. In quest’ultimo ci sono determinate regolamentazioni che potrebbero non essere più attuali.

L’Unione svizzera degli imprenditori ritiene che gli asili nido debbano essere finanziati solo quando i genitori lavorano, ma non nel tempo libero.

Questa richiesta è estremamente difficile da attuare. Come società, dobbiamo renderci conto che vanno create opportunità di lavoro per i padri e le madri. Dobbiamo rendere flessibile il mondo del lavoro. Per questo è difficile definire gli orari di lavoro.

Traduzione di Luigi Jorio

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