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Il ciclo di Doha fiorisce a margine del WEF

Di fronte al rischio di un crescente protezionismo, una ventina di ministri dell'economia e del commercio si sono impegnati a concludere entro fine anno il cosiddetto ciclo di Doha, i negoziati lanciati nel 2001 sulla liberalizzazione del mercato mondiale.

«È importante uscire da questa situazione di stallo perché dopo sette anni di trattative rischiamo di perdere credibilità», ha dichiarato la consigliera federale Doris Leuthard a margine del Forum economico mondiale di Davos. «Inoltre, questo accordo commerciale rappresenta uno stimolo positivo in un periodo di crisi finanziaria ed economia».

Il ciclo di Doha, lanciato nel 2001 nella capitale del Qatar, punta a rafforzare la liberalizzazione degli scambi commerciali in beni e servizi. I negoziati tra i 149 membri dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) si erano arenati nel 2006 sulle divergenze di politica agricola. A più riprese il direttore dell’OMC Pascal Lamy aveva chiesto alle parti di smussare gli angoli, invano.

Sabato a Davos i rappresentanti delle principali potenze economiche hanno però scelto di voltare pagina, impegnandosi a concludere i negoziati entro fine anno. La prossima riunione potrebbe svolgersi prima del G20 ad aprile, e una seconda a margine del vertice dell’OCSE a fine giugno, ha concluso la ministra dell’economia svizzera Doris Leuthard.

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