The Swiss voice in the world since 1935

Liechtenstein non è più un paradiso fiscale

Il Principato può tirare un sospiro di sollievo. Sette settimane dopo la Svizzera il Principato è stato infatti stralciato dalla lista grigia stilata dall'OCSE.

All’indomani della firma dell’undicesimo e dodicesimo accordo con l’Olanda e il Belgio per lo scambio di informazioni fiscali, il Liechtenstein è stato tolto dalla lista grigia dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).

In precedenza il Principato aveva trovato un’intesa anche con altri stati, fra i quali ci sono Stati Uniti, Germania, Francia e Gran Bretagna. Al momento sono ancora in corso i negoziati con otto paesi, tra cui l’Italia, rende noto il governo di Vaduz in un comunicato.

Il capo del governo Klaus Tschütscher ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto e ha sottolineato come si tratti di «un passo importante nella riorganizzazione della piazza finanziaria del Liechtenstein».

La Svizzera è uscita dalla lista grigia dei paradisi fiscali in settembre, dopo aver firmato dodici accordi di doppia imposizione conforme agli standard dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).

swissinfo.ch e agenzie

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

I più letti
Quinta Svizzera

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR